Non sono una chimera: sono il massimo teorico raggiungibile. Premesso che comunque si sta upgradando la rete HSPA verso i 21 prima e i 28.8 poi (e quindi ci si avvicina progressivamente verso i 40), c'è da considerare diversi fattori.
Tutti questi sistemi utilizzano delle modulazioni adattative. Per farla semplice, questo significa che, in condizioni ottimali (buon segnale, bassa interferenza, vicinanza al centro cella) il terminale e la rete comunicano con modulazioni molto efficienti, ma anche molto sensibili. Non appena c'è un minimo di interferenza o qualsiasi altra cosa che disturbi la comunicazione, il terminale e la rete si abbassano e utilizzano una modulazione meno efficiente ma più robusta.
Più "alzano" le velocità (da 1.8 a 3.6, da 3.6 a 7.2, da 7.2 a 14.4, ...) e più si utilizzano modulazioni efficienti (a parità di spettro di frequenze occupato) ma molto delicate. Questo comporta diversi fattori, ad esempio il fatto che i test in laboratorio siano differenti da quello che poi accade nella realtà, ma soprattutto il fatto che è difficile trovarsi in situazioni ottimali.
Gli operatori dovrebbero comprendere (e far capire ai clienti) che quando si parla ad esempio di 7.2 si tratta di valori molto indicativi, non sicuramente valori di media.
Di qui la lentezza degli upgrade: per prima cosa costano, e seconda cosa non è semplice fare in modo che i clienti si trovino sempre nella "situazione" tale per cui poi i 7.2 (o quello che è) siano realmente raggiungibili...