In effetti per come l'avevano riportata alcuni organi di stampa, pareva proprio una boiata.
Chi usa questi servizi, cioè l'utente, ha già pagato profumatamente la connessione che sta usando, e può scegliere di farne l'uso (legale) che vuole.

Ciò non toglie che restano da affrontare tutti i dubbi relativi alla privacy ed al trattamento dei dati che alcune di queste app prendono un po' troppo allegramente.