Le ricariche non sono beni che possono essere nella contabilità dell'iva, per cui non sono considerate iva inclusa, come la pasta al supermercato.
Per l'utente si tratta di un mero anticipo di denaro, che andrà a pagare servizi futuri.
I servizi telefonici, sono soggetti ad iva, che, in caso di post-pagato, viene incassata, per conto dello Stato in fattura.
Al ricaricabile, l'iva verrà calcolata sul servizio, nel momento in cui ne usufruirà.
Eventuali ricariche non utilizzate, non produrranno iva, ma produrranno comunque reddito tassabile alla compagnie telefoniche.
Il dentista, rilascia fatture senza iva, come previsto dalla legge, ma paga l'imposta su quel reddito.
L'iva è una tassa, non un reddito, e lo Stato non lascia a nessuno i benefici della variazione.
Se io ho acquistato a 100 + 20 di iva al 20% rivendo a 200 + 44 di iva al 22% io verserò allo stato 24 di iva, e non 22, come qualcuno erroneamente pensa.