Trasferimento credito residuo a seguito MNP: AgCom incontra i gestori
Il Garante per le telecomunicazioni ha annunciato che a breve sarà indetto un incontro fra operatori di telefonia mobile e associazioni per fissare un termine entro cui debba essere resa effettiva la portabilità del credito residuo nel passaggio da un gestore all'altro.
"Ci sarà a breve un incontro fra consumatori e operatori mediato dall'Agcom per fissare un nuovo termine", ha detto a Reuters un portavoce dell' Agcom.
La prima delibera del Garante a favore della possibilità per i titolari di abbonamenti prepagati che cambiano operatore telefonico di conservare il proprio credito residuo risale al marzo 2002.
"Oltre che quella del numero, l'operatore deve garantire anche la trasferibilità del credito purché sia stato corrisposto dall'utente", ha confermato l'avvocato Alessandra De Nicolais, che lavora all'ufficio controversie operatori/utenti dell'Agcom, sottolineando che, per essere trasferibile, il credito deve essere stato pagato e non può derivare da promozioni e offerte varie.
A più di sei anni dalla pubblicazione del primo richiamo, però, ancora nessuno dei principali operatori segue le indicazioni dell'Autorità.
Alcuni lo ammettono apertamente: Wind lo scrive nelle clausole del contratto. E 3 Italia si dice "da sempre disponibile al trasferimento del credito residuo", ma solo a patto che lo facciano anche gli altri operatori nei suoi confronti. Con il risultato che l'utente si può scordare di vedere il suo credito trasferito.
Altri hanno un atteggiamento meno chiaro: Vodafone non fa nessun accenno sui documenti disponibili in rete che riguardano la portabilità. E se si chiede ad un punto assistenza, la risposta rimane vaga: "Può provare a mandare una raccomandata ... ma riuscire a recuperare il credito è molto difficile", ha detto a Reuters il gestore di un punto assistenza di Milano centro. Lo stessa per Tim: "E' a discrezione di colui che gestisce la pratica", ha detto a Reuters un'operatrice che risponde componendo il 119. "Può tentare, ma non avviene quasi mai".
Secondo il legale di Agcom, le clausole che impediscono la trasferibilità del credito "si considerano come non apposte in sede di contenzioso". Le associazioni di consumatori, però, sottolineano che raramente gli utenti passano alle vie legali per recuperare poche decine di euro, e intanto gli operatori continuano ad arricchirsi ingiustamente.
"Nessun utente sporge denuncia per dieci euro", ha detto Domenico Murrone, responsabile del notiziario dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc). "L'autorità è consapevole della situazione, ha gli strumenti per sanzionare gli operatori, ma non fa nulla", ha aggiunto Murrone.
Il Garante assicura che proverà a trovare una soluzione intorno al nuovo tavolo promosso fra consumatori e gestori telefonici. Ma dopo anni di inerzia, fra le associazioni dei consumatori rimane il dubbio che l'incontro si riveli un'iniziativa senza mordente. "Mi domando se ci sia bisogno di convocare un tavolo di trattativa per applicare una direttiva emanata dall'Autorità ben sei anni fa", ha sottolineato Murrone.

Fonte: Reuters


Io direi che le ultime due frasi di Murrone riassumono benissimo la reale situazione.