magari Parisi ci legge ed in un'altra intervista ci farà conoscere la sua opinione in merito.
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magari Parisi ci legge ed in un'altra intervista ci farà conoscere la sua opinione in merito.
Un articolo ancora incompleto e parziale....:wall:
Poi avvisate l'autore che ha scritto:
Citazione:
Originariamente Scritto da Sideri
Della serie: confondiamo ancora di più...:D
Esatto...divisioni del piffero che restituiscono numeri da giocare al massimo al superenalotto....:poveraitalia: :LOL:Citazione:
Originariamente Scritto da AndreA
Il magico 3,5 citato da Parisi è in verità il 3,47 che compare nella tabella a pagina 33 dell'indagine Agcom-Antitrust, tabella che ho utilizzato per elaborare la mia stima. ;)
Se conosci il fatturato complessivo (prima colonna) e il prezzo medio (seconda colonna), per conoscere il volume complessivo basta fare una divisione, non serve essere ingegneri (e infatti è il terzo passaggio della stima che ho elaborato :P).
Nell'indagine (a pagina 31) viene detto che "Nell’ambito dell’universo degli utilizzatoriCitazione:
Comunque nell'articolo ci sono delle inesattezze. Tipo 6 su 10 pagano il prezzo massimo, ora se il 38,2 degli utenti paga 3,5 sms (costo medio, fonte Agcom) e solo il 9,8 il prezzo massimo e facciamo na semplice proporzione 38,2:100=9,8:x i conti non tornano. A veditu l'onere di comunicarci il valore di x.
SMS, vi è poi un gruppo maggioritario (corrispondente grossomodo al 62%) che
paga il prezzo unitario (15 €cent), mentre solo una minoranza degli utenti,
tipicamente alto-usanti, paga un prezzo molto più basso (anche intorno a 1
€cent). Nonostante tale ripartizione, si osserva che nel 2008, sul totale di circa 60
miliardi di SMS, il 75% degli invii è stato effettuato all’interno di piani o opzioni
tariffarie, mentre solo il 25% degli SMS è stato inviato al prezzo unitario delle
offerte base."
Dai numeri si evince che:
- il 62% (arrotondato) degli utilizzatori paga gli SMS 15cent, ma invia pochi SMS (in volume, il 25% degli SMS)
- il rimanente 38% degli utilizzatori paga gli SMS meno di 15cent e invia parecchi SMS (in volume, il 75% degli SMS)
Tuttavia, non sapendo il criterio con cui hanno diviso le persone che pagano gli SMS a prezzo "pieno" da quelle che li pagano a prezzo "ridotto" (faccio un esempio: basta attivare una "christmas card" all'anno per finire nella seconda categoria?), ritengo che siano più affidabili i numeri riportati nella tabella a pagina 33 dell'indagine.
La proporzione che tu hai impostato è pertanto sbagliata.
A proposito, ma il dato del 9,8%, dove l'hai estrapolato? Facendo una ricerca nell'indagine Antitrust non ne trovo traccia...
Su questo aspetto confesso la mia ignoranza.Citazione:
Altra imprecisione caro Sideri è sul costo degli sms, il loro costo è ZERO e non significa nulla che sono aumentati notevolmente, anche le reti si sono ampliate ed il funzionamento è sempre lo stesso. i famosi 128 byte viaggiano sulle portanti dati di monitoraggio della rete, quindi nessun costo aggiuntivo, i telefoni in stand-by comunicano continuamente con la rete per fornire alcune importanti informazioni per il buon funzionamento della stessa.
Toccatemi tutto ma non mamma Vodafone :LOL:Citazione:
Appena avrò un po di tempo vi fornisco altri dati interessanti, cosi Veditu si arrabbierà sempre di più.
Ma infatti la stessa indagine conoscitiva Agcom-Antitrust fa acqua da molte parti...:thumbdown
Certi numeri, a mio parere, sono davvero fittizi e non affatto attendibili e facilmente elaborabili...
Dove hanno preso i dati? da semplici comunicazioni ricevute dai gestori?
Non basta poi prendere i dati, ma bisogna anche saperli valutare ed elaborare con attenzione, e a certi validi risultati di elaborazione su può arrivare solamente se si sono considerate quasi tutti i parametri !
Sì sì come no...appena ti finiscono le promo di retention voglio proprio vedere la tua cara mamma Vodafone....:LOL: :PCitazione:
Originariamente Scritto da veditu
è pochissima cosa, ma ho trovato che TMS (uno dei due gestori di San Marino) fornisce il dato sugli SMS dalle sue linee Giornale.sm | Sms, c’è chi ne spedisce 14.000 al mese
2,5 media per cliente al giorno (ne hanno circa 25000 se ben ricordo... e tutti abbonati)
@Veditu i miei calcoli sono esatti la proporzione mi da 75% e 25% circa quindi perché non è corretta?
Se sei interessato ad ulteriori dati non ti resta che contattare Agcom e chiedere del Ing. Lobianco che è uno degli autori dell'indagine.
Ma da dove salta fuori il 9,8% che utilizzi per stimare la perdita di fatturato dei gestori?
A mio avviso nei tuoi calcoli hai confuso gli utenti (numero generale) con gli utilizzatori (la parte di utenti che utilizza gli SMS).
Se rifai i conteggi da capo facendo attenzione a questo aspetto e utilizzando le percentuali corrette, vedrai che il tuo calcolo da 13milioni è totalmente sbagliato.
come si fa a pubblicare un foglio di calcolo per far felice Veditu?
Mi pare di potere ricavare dalle argomentazioni addotte da Geoglobalfax e da Max3 che il prezzo degli SMS a 15centesimi è da considerarsi un extraprofitto, fino ad oggi consentito dalle nostre autorità sonnacchiose.
Quello che mi chiedo è come sia possibile che in altri paesi a noi vicini (Austria e Germania) in primis, le loro autorità abbiano consentito che i gestori incamerassero degli extraprofitti ben maggiori rispetto ai nostri: in Austria gli SMS arrivano a costare la bellezza di 25cent!!!
Ma se è giusto che il "paradosso" non solo venga eliminato, ma che addirittura il prezzo venga dimezzato "per decreto" (introducendo un prezzo degli SMS che è inferiore a quello della media UE), come mai le Autorità Antitrust e tlc di Austria, Germania (ma potresti aggiungere anche Portogallo, Spagna e Olanda) non sono ancora intervenute (nonostante il prezzo base nazionale - rispettivamente 25cent e 19cent - sia ben superiore ali 15cent italiani)?
A volte confrontarsi con altre realtà può essere utile per verificare la bontà delle proprie tesi e delle proprie posizioni.
A scanso di equivoci, non voglio con questo sostenere il principio del "mal comune mezzo gaudio". Tenere in considerazione questo ulteriore elemento di analisi, e soprattutto chiedersi perchè le Autorità di altri Stati Europei non abbiano già eliminato il paradosso (che è tanto più iniquo quanto è ampia la forbice tra prezzo nazionale e prezzo in roaming), credo che contribuisca ad un'analisi più completa e - consentitemelo, e in questo faccio in parte autocritica - più serena di quella avvenuta in queste pagine.
Rilevata l'iniquità della misura e dopo avere considerato le ragioni che possono avere portato diversi Stati Membri a non eliminare (quantomeno immediatamente) il paradosso, si potrebbe considerare di sollevare la questione al giusto livello. Benchè probablimente la Commissione non abbia poteri per intervenire a livello nazionale, dato il largo numero di cittadini europei coinvolti (sono oltre 200 milioni), non è da escludere che la Reding possa esercitare la propria "moral suasion".