Un'amara riflessione su Agcom
Ieri sono apparse due notizie che gettano molte ombre sul ruolo di Agcom.
La prima è che l'Antitrust ha emesso un provvedimento cautelare di sospensione nei confronti di H3g per il blocco alla riscossione coattiva di traffico dati su circa un centinaio di fatture che vanno da 168,53 a 9528,53 euro perché l'utenza non era stata sufficientemente informata sui costi che andava incontro fuori soglia o con il roaming.
L'altra notizia proviene dalla Francia su un'indagine sul costo degli sms in Europa commissionata da Arcef (l'Agcom francese) che rileva che il costo medio degli sms in Italia è il più alto in Europa ben 13 cent. di media per le schede prepagate.
Come tutti sappiamo in Italia da oltre 10 anni opera l'Agcom che dovrebbe essere il garante nelle comunicazioni. Ma finora ne abbiamo costatato la sua totale inutilità per regolare il mercato e tutelare il consumatore. Negli ultimi mesi in sua supplenza è intervenuto l'Antitrust sia per bloccare i numeri a sopraprezzo, i famigerati 899 e simili, sia ieri per bloccare il recupero coattivo di crediti vantati da H3g. Non credo che questi utenti non si siano rivolti prima ad Agcom per segnalare questi fatti, non credo che in Agcom nessuno della direzione tutela del consumatore non abbia visto una puntata di Mi Manda rai3 che parlava di queste fatture elevate del traffico dati, e non erano a conoscenza delle innumerevoli truffe ordite con le numerazioni 899.
Purtroppo Agcom non ha mosso un dito ed in sua supplenza è intervenuto l'Antitrust. Il problema è che Agcom costa al contribuente italiano circa 70 milioni di euro l'anno ed ha 274 dipendenti, di cui 43 dirigenti e ben 214 funzionari, e tutto questo sperpero di pubblico denaro non porta alcun vantaggio al cittadino visto che per tutelare i propri diritti bisogna rivolgersi all'Antitrust sperando che quest'ultima autorità trova uno spazio per poter intervenire su materie di non sua competenza, in questi casi ha trovato la formula di "pratiche commerciali scorrette".
Con gli sms esosi Agcom non ha mai avuto sentore che qualcosa non andava non essendo mai intervenuta a regolamentare i costi su un prodotto che ha costo zero. Da alcuni mesi leggiamo sui giornali le dichiarazioni del Commisario Europeo M.me Viviane Reding sugli alti costi degli sms e delle sue iniziative per regolamentare e calmierare il mercato. Ieri abbiamo appreso dell'indagine Arcef sui costi degli sms che in Italia sono i più costosi d'Europa. Ma Agcom di queste esosità non ne mai avuto sentore? e non sono mai venuti a conoscenze delle dichiarazioni di M.me Reding?
Tutto ciò fa che un cittadino non possa costatare che Agcom è un'autorità del tutto inutile e costosa per il bilancio dello stato ed il legislatore farebbe bene ad abolire ed a trasferire le sue competenze all'Antitrust che nei fatti ha dimostrato di saper tutelare gli interessi dei cittadini. Per i dipendenti il licenziamento in tronco visto che percepiscono uno stipendio che non produce alcun risultato, tanto in mezzo alla strada non ci andranno perchè un posto di lavoro da qualche gestore telefonico lo troveranno di certo.