Il geologo: entro dieci anni terremoto a Sulmona | il Centro
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Una posizione ( quella del geologo) assolutamente condivisibile: mi riferisco alla parte sull'approccio e sulla prevenzione e preparazione della popolazione. Questo nuovo approccio dovrebbe essere seguito da tutte le amministrazioni ai vari livelli, e quindi anche dal sindaco di Sulmona il cui compito, ricordiamocelo, non è solo quello di scaldare una poltrona tranquillazzando la popolazione ( come mi sembra abbia fatto il sindaco dell' Aquila)....
Piena solidarietà al popolo Abruzzese! Io nel mio piccolo ho dato un contribuito tramite IBAN della C.E.I.!!! (Appartengo a questo gruppo)
Ecco che comincia a saltar fuori che i terremoti non si possono prevedere al secondo, ma forse è possibile e più sensato prevederli e inquadrarli in un arco temporale ampio... In un'ottica di valutazione e gestione del rischio è una cosa utile. Ovviamente in tutto questo Giuliani ha smosso parecchio le acque, con un approccio sbagliato, ma proprio grazie alla polemica che è nata sulla prevedibilità dei terremoti. In Italia per fare le cose, abbiamo sempre bisogno di stimoli forti...
Io ero connesso, stavo giocando online, non avevo sonno. Ero in conversazione (microfono+cuffie) con altre persone. Ad un certo punto uno di Roma e uno di Latina iniziano a dire ca**o, porc..., putt..., ca**o il terremoto ecc... In chat iniziano a bestemmiare, non è elegante ma è indice di quanto è forte la scossa e di quanta paura mette.
Me ne vado a dormire tranquillo convinto che sia una delle tante scosse sentite anche qui a Brescia: tanta paura, pochissimi danni e convinto soprattutto che in chat chi riferisce di centinaia di vittime sia solo il pirla di turno con manie di protagonismo. Purtroppo non è così.
Non mi sarei mai immaginato l'indomani di vedere quella tragedia. L'Aquila la conosco bene, la mia ragazza ha casa lì, vicino a Montereale (pochi giorni dopo sarà l'epicentro di una nuova scossa), tutti i parenti sono di L'Aquila, fotunatamente zona Nord, case intatte, mobili devastati.
Che dire... Non piango quasi mai e non l'ho fatto neanche questa volta ma le lacrime c'erano: il centro l'ho visto più volte e molte immagini di devastazione mi riportano alla mente bellissime estati. Vedo foto di chiese distrutte e penso: lì davanti mi sono seduto a bere una birra, in quella piazza ho preso un gelato, nella via accanto la mia ragazza aveva comprato le sigarette ricordandosi che la piccola gelateria a fianco del distributore era buonissima.
Peccato per l'Università, sarei partito subito per dare una mano, per salutare i suoi parenti...
Credo che un giro lo farò, se qualcuno vuole aggregarsi magari per il 26 Aprile partiamo e facciamo una toccata e fuga... Insomma, anche se sarò inutile voglio esserci e dimostrare la mia vicinanza. D'altro canto credo che sia più utile questo che inviare un euro.
Ora la terra sta tremando....