Ripeto: quando si parla alla radio o in tv si deve pensare che si raggiungono milioni di persone, tra le quali anche gente mentalmente debole che può far danni sulla scia delle sciocchezze che ascolta. L'altro giorno abbiamo sentito alcuni saltimbanchi che, da una radio nazionale, spiegavano come far del male ai gatti mettendogli dei petardi nelle parti intime ( cosa che, purtroppo, è successa veramente ), oltre ad altre amenità tipo far saltare le rane etc etc. Il fatto è che la trasmissione ha, secondo me, anche aspetti penalmente rilevanti perché si tratta di incitazione al compimento di un reato ( maltrattamento agli animali ). Credo che se i "conduttori" ( parolona ) fossero licenziati in tronco la misura potrebbe non essere censurabile. Quanto ai canili della Lombardia o al timore verso enti e/o persone potenti che danneggiano in qualche modo gli animali, ricordo che le associazioni animaliste promuovono continuamente raccolte di firme, fondi, petizioni, promuovono cause, gestiscono canili e gattili con l'ausilio di persone che dedicano il loro tempo gratuitamente a tutto questo, talvolta rimettendoci di tasca propria. Non esiste timore verso nessuno. Ovvio, è più facile sparare cazzate in diretta, dietro lauto compenso, in un caldo studio radiofonico piuttosto che andare nel fango a portare il pappone ai cani in un canile. Ma c'e' chi sembra non ricordarlo...