Io non ho seriamente capito tutte le considerazioni che stai facendo... alcune sono condivisibili sicuramente, altre mi paiono un po' fuori di logica....

Citazione Originariamente Scritto da orsonmax2008 Visualizza Messaggio
Da qualche tempo nn vengono pagati...ora nn so se quel che diceva quell'insegnate sia attendibile o meno,però diceva che,qualche tempo fa si era fatta una manifestazione in tal senso,perchè volevano togliere tale privilegio..tant'è che ha detto:"...adesso manco li pagano più i giorni di sciopero..."
Da questo si deduce che prima li pagavano e ne approffittavanano...

Di questo nn posso essere sicuro...però...
A me questo pare abbastanza strano...
Lo sciopero si paga, sennò non è uno sciopero ma una vacanza.
Nemmeno io ne sono sicuro, so solo che nelle fabbriche, nelle aziende, e in qualsiasi posto di lavoro, lo sciopero è tale perchè crea disagi, ma provoca anche un danno a chi lo fa...
Sennò appunto sarebbe un giorno di vacanza, e capisci di solo (facendo semplicemente una considerazione LOGICA) che senza un freno di questo tipo, tutti farebbero sciopero tutti i giorni, e sarebbe la fine.... Ovvio che ci deve essere lo scotto da pagare....

Una cosa non la capisco,perchè x i diritti di pochi ci devono rimettere in molti??
Daccordo è un diritto lo sciopero o manifestare il proprio dissenso,ma anche quello della gente"normale"di andare a lavoro coi mezzi,è un diritto inviolabile...sono due diritti equivalenti,ma,con scioperi e manifestazioni varie,il secondo diventa meno importante...Perchè le manifestazioni nn le fanno fuori dagli orari di lavoro o di scuola?
Perchè sennò non sarebbe sciopero. Sarebbe una manifestazione.
Lo sciopero prevede l'astensione dal lavoro, non la manifestazione in piazza. Quella è una cosa che può procedere parallelamente o indipendentemente.
Quindi se tu dici così, dici che la gente deve lavorare sempre e comunque, e poi se vuole manifesta nel tempo libero, ovvero dici che lo sciopero non ci può essere.

Siamo d'accordo che lo sciopero in genere crea disagi anche a terzi, oltre che a se stessi.
Anche questo è ovvio ed è insito nella forma di protesta.
Probabilmente il tuo discorso voleva essere un po' diverso... almeno credo di aver capito.
Tu forse facevi riferimento a certe catogorie, il cui sciopero crea disagi maggiori e diffusi. Il che è vero... Infatti per alcune categorie di lavoratori esistono regole aggiuntive sulla modalità di sciopero, praticamente tutti i servizi pubblici hanno delle regole da rispettare, se non lo si fa, esiste la precettazione...
Se tu lavori in una azienda, di fatto puoi scioperare quando e come vuoi. Non ti pagano lo stipendio, crei un danno all'azienda (non sempre a dire la verità), e fine. Non esistono altre "regole" se non quelle del buon senso.
Se lavori in un servizio pubblico la cosa è ben diversa. NOn puoi scioperare esattamente quando vuoi..... quindi come vedi le regole ci sono, e sono fatte proprio per cercare di minimizzare i disagi a chi potrebbe crearne TROPPI. Insomma si cerca di requilibrare un potere troppo elevato che potrebbe diventare prevaricazione, con un po' di regole da rispettare...
Ovvio che i disagi ci sono comunque, e se vogliamo vederla in modo schietto, si tratta di qualcuno che per far valere i propri diritti, calpesta un po' quelli altrui....
Accettabile o meno, fa parte dele regole di civile convivenza, sia accettare i disagi (se non sono ripetuti nel tempo), sia cercare di crearne il meno possiible....

Poi quello che mi da ancora più fastidio è quando impediscono a chi nn vuole partecipare a manifestazioni o scioperi di entrare a lavoro o a scuola(a seconda che siano lavoratori o studenti)...
Sembra quasi che il loro punto di vista lo si debba condividere x forza e si debba agire secondo le loro regole...uno può condividere le loro ragioni,ma nn per questo deve sentirsi in qualche modo costretto a seguire la massa se nn gli va...
Questa è la parte più che condivisibile del tuo discorso. Così come è sacrosanto il diritto allo sciopero, è altrettanto sacrosanto per ciascuno scegliere in libertà e coscienza ciò che vuole fare...