Storicamente quello che dici tu non è esatto...
La Mafia, così come la conosciamo noi, non è un "prodotto di esportazione", anzi, per certi versi è un malcostume importato...
La realtà è complessa, ma la nascita della moderna mafia, come associazione criminale efferata, ha le sue radici nel periodo fascista, quando in Sicilia fu inviato il famoso prefetto Mori, con l'ordine categorico (ed i pieni poteri per farlo) di estirpare quella che dal fascismo era ritenuta uno stato nello stato... una sorta di società eversiva.
Sono stati i mafiosi italo-americani, di seconda generazione, ad evolversi, ed a portare il fenomeno mafia-gangster americano in Sicilia, soprattutto con l'avvento del traffico di droga a partire dagli anni '70...
Dire che l'Italia ha esportato all'estero fenomeni come la mafia è perciò sbagliato oltre che anacronistico...
Sicuramente c'è stato un certo numero di emigranti Italiani fuggiti all'estero per problemi con la legge (più che con la giustizia, visto che, per esempio Enrico Fermi, fuggì alla vigilia delle persecuzioni razziali verso gli Ebrei, essendo la moglie, appunto, Ebrea), d'altra parte, i civilissimi stati uniti sono stati da sempre meta preferita per determinate "categorie sociali" (non è un caso che il mito del Far West sia nato in un paese così "civile e civilizzante!"), ma la maggior parte di essi rappresentavano una forza lavoro straordinaria, non solo a livello di bassa manovalanza, ma anche e soprattutto di artigianato...