maxper ama molto le mazze, vero?A Soiano ti ci vedo spesso :rotfl:
Visualizzazione Stampabile
Beh è proprio su questo che sono scettico...
Non sono un esperto di grafica pubblicitaria, ma a me quel manifesto mi renderebbe ancora più intollerante (se lo fossi).
Insomma, se fossi anti-gay, quel manifesto mi farebbe pensare che c'è qualcuno che vuole fare in modo che mio figlio sia gay... :LOL:
per fortuna, la discussione sull'argomento riappare ciclicamente sul forum..ed ogni volta, va finire così:
c'è chi scrive "è vero, è un problema...andrebbe risolto, ma ce ne sono pure altri da affrontare.."
...e c'è chi scrive "se la metti così, sei un intollerante..."
è solo una mia impressione??
non metto in dubbio il fatto che OGNI tipo di discriminazione vada combattuta, con ogni mezzo e che la Regione Toscana sia da elogiare per le sue battaglie...ho "solamente" portato la mia idea (opinabile come quella di chiunque altro), e di tutta risposta, molto (poco) velatamente, mi si è dato dell'intollerante qualunquista...a me, come ad altri, che hanno partecipato alla discussione portando la loro idea...
comunque, :beer:
Maxper diceva di convincere anche una sola persona, non penso che un "anti-gay" sia il target di persone da sensibilizzare se si riconoscessero in tale definizione. Come i proclami delle elezioni verso la parte politica avversa, sono verso i moderati e gli aperti a nuove soluzione politiche mica per convincere gli "anti-altri" o i massimalisti degli schieramenti. No?
Cmq al di là di questo ti posso parlare liberamente anche di un episodio personale che ti dimostra quanto la soggettività sia importante nelle reazioni anche tra i "tolleranti". Casa mia, ho vissuto una lunga storia con una ragazza americana con tanto di convivenza etc. etc. il che serve per illustrare la sua funzione in casa mia. I miei, gente del popolo, sono brave persone, non hanno studiato ma decisamente aperte nei confronti del mondo. E lo sono sempre stati verso le mie compagne, verso lei in particolar modo. Bene o male ad oggi è stata la persona del mio rapporto piu' lungo. Comunque lei, progressista (così si definiva) proveniente da Boston e che aveva vissuto in una società molto aperta alle varie scelte dell'individuo, un giorno le scappa una battuta a tavola: "Ah Andrea, se abbiamo due figli sarebbe interessante che uno dei due fosse gay." Io stesso fatico a non meravigliarmi, ma lei con la sua solita bontà d'animo finisce la frase con un "sarebbe un'esperienza di vita importanti per noi genitori." Allora ci vuole poco a capire il fondo di verità che veniva da quella speranza che tale non era. Ma nonostante tutto e la familiarità del contesto, nonché la possibilità di capire il reale senso della sua affermazione, vidi i miei un attimo trasecolare. Il pensiero di un nipotino gay, loro che comunque non hanno nessun problema verso gli omosessuali, probabilmente li aveva un attimo turbati tanto che nei giorni successivi se ne riparlò con un po' di imbarazzo.
E io? Qui casca l'asino. Sì, anche io ho cercato di "capire" il senso del suo sperare, cercando tra l'italiano e l'inglese. Ne abbiamo parlato, non che temessi un figlio gay ma non ne comprendevo la speranza. E nonostante la spiegazione precisa c'ho perso un po' di tempo e di convinzioni personali in quanto la soggettività conta molto. Parlare per conto di terzi l'ho trovato sempre molto facile, per gli altri e soprattutto per me.
No, è la prassi. E non solo qui.
il "qualunquista" te lo sei aggiunto da solo :D E l'intollerante è uscito fuori ben prima, tra l'altro l'ho pure specificato a fedeprovenza (che, forse, si potrà dare anche una risposta se pensa a qualche mese fa e una chattata su skype da me interrotta) e - se ben noti - con te abbiamo avuto un diverso confronto dialettico in cui ho tenuto un altro tono (anche perchè avevo perso il fervore iniziale).Citazione:
non metto in dubbio il fatto che OGNI tipo di discriminazione vada combattuta, con ogni mezzo e che la Regione Toscana sia da elogiare per le sue battaglie...ho "solamente" portato la mia idea (opinabile come quella di chiunque altro), e di tutta risposta, molto (poco) velatamente, mi si è dato dell'intollerante qualunquista...a me, come ad altri, che hanno partecipato alla discussione portando la loro idea...
Cmq non sono a chiedere o dare scuse, parlavo negli ultimi post del successo mediatico del manifesto (bello o brutto, intelligente o stupido che sia lo ha avuto) che spero porti attenzione anche ad altri lavori in tal senso (senso della discriminazione). Per il resto il confine dell'intolleranza è molto soggettivo e soprattutto molto difficile da tracciare. Potrei esserlo io molto piu' di te, ma non essendo misurabile si usano le parole. Bene o male. E non nego di usarle male talvolta. Come molti.
Vediamo come prosegue la discussione, ho in serbo una mia esperienza personale: personale certo, ma secondo me molto indicativa del modo di affrontare certi argomenti che hanno i ghei. Ma ve la dirò dopo la pubblicità :rotfl:
Ritengo l'utilizzo dell'immagine scelta per la campagna fortemente criticabile.
Devo però riconosce il guizzo creativo di utilizzare la foto di un neonato, magari sparata in un 6x3.
Concordo però con l'iniziativa contro la discriminazione degli omosessuali.
L'obiettivo si sensibilizzare la dormiente società benpensante è a mio avviso raggiunto, vista l'eco e le reazioni suscitate.
Ma:
noto ancora molta discriminazione sessuale a discapito delle donne, ad esempio in ambito lavorativo, più diffusa in alcune regioni, ecc. ecc.
Molte analogie insomma con quanto discusso in questo thread.
Un saluto.
Per chi vuole leggere il seguito della telenovela 'Fedeprovenza contro tutti' collegarsi al sito amico di VW: l'avventura continua :rotfl: