Citazione Originariamente Scritto da orsonmax2008 Visualizza Messaggio
Il problema non sono le aziende che falliscono o manager disonesti e arrivisti, ma il fatto che tali personaggi entrano in aziende pubbliche portandole al fallimento facendole traboccare di debiti e poi, quando abbandonano la nave, percepire una buona uscita scandalosa.
Al momento però è un'accusa da "Minority Report" dove c'era la precrimine

Nel lato della sua attività nel mondo della telefonia, infatti, è sempre stato Amministratore/dirigente di società di capitali: stava e sta a chi lo ha messo in quella/e carica/che valutarlo. Tra l'altro, se ho ben capito, da Bip non è stato cacciato ma si è dimesso lui stesso. Io, prima di impalare chiunque sui preconcetti, vorrei vederlo all'opera ma - lo so - sono in minoranza e finirò a mangiare le arance di Eros

ps: ma non si era detto che bip stava chiudendo? Il fatto che tutti i canali e i servizi fossero stati sospesi faceva pensare a questo. Quindi a che serve un altro amministratore?
una società di capitale comunque in qualche modo viene gestita, è una srl se ricordo... avrà dei soci, un amministratore unico, insomma qualcuno c'è sempre

NOTA: questo pezzo di Longo sul Corriere delle Comunicazioni non è niente male, spiega molto più degli altri http://www.corrierecomunicazioni.it/...-competere.htm

soprattutto perché mi risponde a questa domanda
Citazione Originariamente Scritto da AndreA Visualizza Messaggio
comunque provando a parlare di telefonia mi dà più fastidio un commento del genere: "Sono andato via da Bip perché è impossibile competere, come operatori mobili virtuali, in Italia. Difficile fare margine", spiega il manager a Repubblica.it.

Perché, quando ha accettato, non lo sapeva?
La risposta specifica è: "E' successo che nel corso del 2013 gli operatori hanno dimezzato i prezzi al dettaglio, ma lo stesso non è successo con le tariffe che fanno pagare all'ingrosso ai virtuali. Impossibile fare margine in questa situazione". "