Facciamo una piccola precisazione: il processo di campionamento che porta il suono in formato CD (WAVE stereo a 16 bit 44.1kHz) è la più grande "storpiatura" che si possa fare al suono. Ben oltre ogni compressione lossy o loseless che dir si voglia...
La differenza tra un mp3 con un bitrate anche scarso (diciamo 128kbit/sec) rispetto alla traccia musicale di un CD, ascoltato su un lettore mp3 è pressoché nulla.
Più nello specifico, la perdita di informazione sul suono che si ha nel passare da un CD ad un mp3 a 128kbit/sec è insignificante, ed è molto difficile da distinguere già per un orecchio molto allenato.
E per orecchio allenato significa uno che ascolta una melodia ad un volume adeguato (e non a 138dB come i truzzi in macchina) e riesce a percepire la differenza di frequenza di suono, data dall'accorpamento (interpolazione) di più frequenze vicine tipico della codifica lossy.
Ogni altra elucubrazione su conversioni, riconversioni varie è sterile discussione... Non è che a furia di convertire/riconvertire si ottenga uno spettro piatto...
La matematica (nello specifico l'algoritmo di codifica) dice solo che è impossibile recuperare l'informazione originale, non che applicando ricorsivamente l'algoritmo di codifica si ha un deterioramento infinito.
Detto questo, usare un mp3 con bitrate adeguato o una traccia CD come sorgente, per una futura ricodifica, non porterà a differenze significative... nè sarà possibile ritrovare la purezza originale del suono (che non è quella del CD, ma quella di un Vinile!)



Thanks:
Likes: 


Rispondi Citando




