E' estenuante, lo so, ma va fatto per rendersi conto delle numerose sfaccettature del problema che affligge tutti noi.
La più fastidiosa è che 3 non si azzarda a toccare chi naviga con Usim a ricarica, ma limita la velocità solo degli abbonati con chiavetta in comodato, dato che i primi si limiterebbero a non ricaricare più, mentre dai secondi ritiene di poter esigere i canoni di abbonamento in qualsiasi condizione.
A mio avviso la penale non è dovuta, poiché allo stato attuale delle cose la 3 usa la chiavetta come specchio per le allodole al fine di indurre la potenziale clientela a vincolarsi per 24 mesi al pagamento di un servizio che alla resa dei conti non offre, e del quale non rispetta le clausole.
Facendo esaminare la realtà delle cose a un qualsiasi legale, egli troverebbe di sicuro dei profili illeciti nel comportamento della 3
Siccome però portare la 3 di fronte al giudice costa, io personalmente ho sperimentato un metodo che funziona e descrivo qui di seguito nei punti salienti.
1) Salvate giorno per giorno i risultati di speedtest (Speedtest.net - The Global Broadband Speed Test) tramite immagine dal monitor in cui si vedano sia la barra degli strumenti e il driver di connessione, in modo da certificare che non erano attivi altri programmi che scaricano dati e l'esistenza di un minimo di segnale utile. Conservate accuratamente il tutto in un'apposita cartella.
2) Quando avete valori molto bassi allo speedtest usate anche shaper probe, che rileverà l'esistenza del cap e salvate anche le sue schermate. Da qualche tempo, durante il cap, ovvero il rallentamento della velocità, usare shaper probe non è più possibile, seguite il 3ad menzionato sopra per nuovi sviluppi.
3) Bloccate i rid e comunque non pagate più le fatture di 3.
4) fate istanza di conciliazione al Corecom, chiedendo lo storno delle fatture non pagate oltre a un indennizzo pari almeno al doppio della somma delle fatture che arriveranno fino alla fine dei due anni di contratto. Si può chiedere anche la rescissione gratuita del contratto (senza penali) per colpa dell'operatore, ma come vedremo potrebbe non essere così conveniente.
5) Andate alla conciliazione muniti delle stampate di speedtest e shaper probe o simili per dimostrare il disservizio e mostratevi irremovibili riguardo allo storno delle fatture, accettando invece il dimezzamento della cifra richiesta a titolo di indennizzo, a cui vanno aggiunte le spese per la giornata di lavoro persa allo scopo. Io ho chiesto 600 euro, me ne hanno riconosciuti 300.
6) 3 potrebbe far finta di ignorare l'esito della conciliazione, che però rappresentando legalmente un titolo esecutivo di pagamento, come è scritto chiaramente nel relativo foglio controfirmato dal funzionario del Corecom e dall'avvocato chiamato da 3 a rappresentarla, vi mette al riparo da qualsiasi richiesta di saldo fatture che dovesse arrivare dal provider. Anche di quelle che vi sarete rifiutati di pagare dopo la conciliazione: prima loro vi danno l'assegno, e poi (eventualmente) si pagano le fatture, ammesso e non concesso che il servizio venga ripristinato alle velocità corrette (almeno 1 Mbps continuativo e 24 ore su 24)
Quindi, alla peggio restiamo cappati, ma almeno la navigazione è gratis. Se poi la 3 vi farà arrivare l'assegno, lo userete per il saldo delle fatture. Ma solo di quelle restanti, e se il servizio sarà ripristinato, dato che vi sarete accordati per lo storno di quelle non pagate per i periodi antecedenti alla conciliazione.
Ricordate inoltre che se il malfunzionamento continua anche dopo la prima conciliazione, qualora non abbiate richiesto la rescissione del contratto potete fare anche altre conciliazioni, ogni volta chiedendo soldi a titolo di indennizzo per il malfunzionamento.
Direi che è possibile fare una nuova istanza di conciliazione ogni tre mesi, seguendo sempre le modalità indicate.