Riporto i risultati delle prove definitive effettuate anche con la collaborazione di un altro utente Tre che era in grado i accedere anche al server smtp.tre.biz, di solito riservato alla clientela affari.

  • Com'è ovvio, di norma chi ha un contratto consumer (ricaricabile o abbonamento) non può usare il server smtp.tre.biz. Qualche cliente consumer ci riesce, forse per caso, forse perchè ha inviato un fax di diffida. Io, con una banalissima ricaricabile, non posso accedere a tale server. Fin qui il tutto è assolutamente ovvio! Ci mancherebbe!
  • dopo svariate prove, CONFERMO che il server dedicato ai comuni mortali (consumatori), smtp.tre.it, NON E' AFFATTO IN GRADO DI CONSEGNARE LA POSTA A DESTINATARI CHE ADOTTINO LA GREY LIST COME FILTRO ANTISPAM.
    Non so se ciò dipende dal fatto che non ritenta l'invio dopo il periodo di delay applicato dalla Grey List ovvero perchè, pur ritentandolo, lo fa utilizzando di volta in volta un server con indirizzo IP diverso (la terna dei dati controllati dalla Grey List è costituita dall'indirizzo del mittente, da quello del destinatario e dal indirizzo IP del server mittente, di conseguenza se il filtro, anche dopo che è trascorso il periodo di delay, riceve il messaggio da un server con IP diverso, lo considera sconosciuto e torna ad applicare il rifiuto "temporaneo")
  • il server smtp.tre.biz, al contrario del .it, RIESCE A FAR PERVENIRE LA POSTA REGOLARMENTE A CHI UTILIZZA LA GREY LIST e ci riesce con un ritardo ragionevolissimo (20 minuti circa a fronte di un periodo di delay impostato nella Grey List pari a 5 minuti)

  • il server smtp.tre.biz NON consegna DIRETTAMENTE la posta al server destinatario, ma SI APPOGGIA AD UNA INFRASTRUTTURA TISCALI.
    Infatti, esaminando l'header del messaggio inviatomi con il server smtp.tre.biz (il cui indirizzo IP, nel caso di specie era 94.162.163.48 ), risulta che quest'ultimo ha consegnato il messaggio al server
    mta-1.h3g.tiscaliservices.it (indirizzo IP: 213.205.37.69 ), che evidentemente gli gestisce le code di spedizione.
    La Grey list risulta regolarmente applicata dal mio server di destinazione (in realtà non è proprio il mio, ma è come se lo fosse) nei confronti di quello Tiscali e, come ho già scritto, il ritardo indotto dal filtro risulta essere pari a 20' e 59", assolutamente ragionevole, anche se la Grey List in questione opera solo per i primi 5 minuti, ma qui entrano in gioco le code di spedizione.


In conclusione.

Chi utilizza il .BIZ può stare tranquillo

Chi è costretto ad utilizzare l'smtp.tre.it può essere certo che i destinatari dei suoi messaggi che dovessero ricorrere alla Grey List (di solito è applicata a livello di provider) non riceveranno mai alcunchè e non sapranno nemmeno che è stata inviata loro un'e-mail.

La diversa configurazione dei due sistemi d'invio legittima, più che il sospetto, la considerazione che la cosa sia del tutto intenzionale e che a Tre non importi un bel nulla di garantire ai clienti consumer un servizio di posta elettronica affidabile!