Il richiamo del rispetto della buona fede e correttezza è pleonastico. Il principio di buona fede e correttezza, previsto dall'art. 1375 del Codice Civile, è un principio generale, e in quanto tale vale per l'esecuzione di qualsiasi contratto.

Quanto all'introduzione di un limite quantitativo, trovo positivo che i gestori (oltre a WIND posso citare l'esempio di TIM) fissino un numero. Così facendo si evitano speciose discussioni circa la definizione - in concreto - di un utilizzo secondo buona fede e correttezza.

Quello che a mio avviso non è accettabile è che questi limiti possano essere eventualmente modificati da Agcom. In diverse circostanze l'Autorità si è infatti arrogata il potere di "ridefinire" il concetto di "uso normale" del telefono, andando a modificare accordi contrattuali.