Citazione Originariamente Scritto da Revolt Visualizza Messaggio
Le joint venture, specialmente quelle paritetiche stabilite per ragioni di sopravvivenza, hanno come obiettivo principale quello di funzionare nel mercato domestico, al di là delle mere considerazioni sulla diffusione di un brand o dell'altro. Va premesso innanzitutto che il brand 3 a livello globale non è che sia così grande, tanto meno in espansione: il salto di qualità lo avrebbe fatto con la fusione inglese, ma è stata bloccata ed in queste circostanze il destino della 3 uk è la cessione. Il cinese lo ha ribadito più volte come già in italia: o si consolida o si vende perché le condizioni operative da fanalino di coda sono quelle di continui investimenti a perdere. Le altre fusioni avvenute in irlanda e austria sono di poco conto ed avvenute per acquisizione del 100% dei gestori in vendita. Quindi adottare il brand 3 era più che dovuto.
Ritornando a noi, se il successo dell'operazione nel mercato locale è anche basato sull'immagine, attualmente quella di 3 non è la migliore: fra rimodulazioni coatte da primato (disattivazione di opzioni e piani tariffari), furti di autoricarica, scarso avanzamento della copertura, spegnimento del roaming in zone in cui ancora era necessario e scarsissima campagna pubblicitaria, attualmente il gestore direi che se la passa piuttosto male fra la gente. Al contrario, come già fatto notare da diversi, il brand wind continua a godere di buona salute: al netto di qualche rimodulazione del tutto allineata alla concorrenza, ciò che lo riguarda è l'esatto opposto di quanto appena riferito sul conto di 3. Inoltre, se di immagine si parla, il brand 3 sarebbe palesemente fuori luogo nel contesto operativo del soggetto italiano, in quanto operante sia sul fisso (con infostrada) che sul mobile. CK hutchison, ovunque operi col brand 3, si occupa esclusivamente di telefonia mobile.

La conclusione di tutte queste riflessioni, al di là del nome istituzionale della scatola che controlla la JV (che fra l'altro tende a cambiare in continuazione), le uniche possibilità percorribili per il futuro sono 2:

1) Nuovo brand, che dovrà affrontare il grosso rischio di finire schiacciato dall'aggressività commerciale di iliad e la qualità offerta da tim e vodafone che di certo non resteranno con le mani in mano nei confronti del primo gestore mobile;

2) Mantenimento del brand Wind, che attualmente sembra l'ipotesi più percorribile, data la sua elevata esposizione mediatica (anche a distanza di pochi giorni dal via libera) e data la quota di mercato da difendere nel prossimo contesto operativo costituito da un polo di gestori prezzolati di qualità (tim e vodafone) ed un altro di gestori di convenienza (free e mvno). In quest'ottica, è meno rischioso perdere clienti adottando il brand del gestore più grande, piuttosto che quello del gestore più piccolo fra quelli coinvolti nella JV.

Questo è lo stato dell'arte inquadrato nel nostro caso. Quello che accadrà in concreto ce lo diranno i fatti a venire.
Si potrebbe pensare anche ad un altro scenario 3) resterà uno dei due brand ma la transazione sarà graduale: ad esempio Wind-3 per un paio di anni e poi solo Wind; oppure 3-Wind e poi redta solo 3.
In questo caso non è detto che a restare sia il brand con più clienti o con più visibilità.

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