Altro articolo del Corriere in merito alla proposta di AgCom sul tema spinoso del rimborso agli utenti per la fatturazione a 4 settimane:
Uno sconto per rimborsare gli utenti . Potrebbe risolversi così la questione delle bollette delle compagnie telefoniche a 28 giorni giudicate irregolari dall’Agcom e per le quali l’Autorità ha chiesto il pagamento di indennizzi agli utenti. La stessa Agcom ha infatti inviato quattro diffide a Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre perché posticipino l’emissione della prossima fattura di un numero di giorni pari a quelli «erosi», dice il Garante, con l’emissione delle bollette a 28 giorni. Il meccanismo
Lo «sconto» si dovrebbe calcolare dal 27 giugno 2017, data in cui l’Agcom dichiarò l’obbligatorietà della bolletta mensile. Fino a quel momento le compagnie telefoniche avevano calcolato le fatture per 28 giorni. Nella diffida dell’Autorità si spiega che «nel caso di fattura emessa ad aprile con decorrenza dal primo al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni, la decorrenza della fattura dovrà essere posticipata al 16 aprile e conseguentemente il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio».
Il ricorso
Questo è un nuovo atto nella battaglia tra Agcom e compagnie telefoniche. Al Tar del Lazio c’è il ricorso fatto dagli operatori di telefonia sulla richiesta di indennizzi agli utenti dopo la bocciatura delle bollette a 28 giorni. E il Tribunale, in attesa dell’udienza di merito fissata al 31 ottobre 2018, ha sospeso il pagamento dei rimborsi. Ma, spiega ancora l’Agcom, così facendo, ha lasciato «gli utenti privi di una tutela immediata ed effettiva, in quanto essi sarebbero costretti ad attendere molti mesi prima di vedersi riconosciuta tale restituzione, e nel frattempo non sarebbero nemmeno pienamente liberi di migrare verso altri operatori». Con la beffa di «subire anche l’aumento dei canoni mensili che l’operatore ha già annunciato in coincidenza col ritorno al ciclo di fatturazione mensile». Da qui l’idea dello «sconto».