"Chi ha interesse e perché si vuole svuotare di attribuzioni la sede napoletana dell'Autorità di Garanzia per le Comunicazione trasferendole alla sede secondaria in Roma?". È la domanda che rivolgono in un comunicato congiunto Codacons, Codici, Federconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori che denunciano "lo scippo dell'Agcom" e chiedono "un deciso intervento delle istituzioni locali, provinciali e regionali contro l'operazione illegittima ed occulta".
L'Autorità, ricordano le associazioni, ha sede a Napoli dal 1998 e rappresenta un'istituzione che crea un indotto di occupazione ed è motivo di prestigio per la città. La denuncia: "Da alcuni anni si assiste al progressivo e costante svuotamento di attribuzioni e di organico della sede di Napoli a favore di quella secondaria di Roma con motivazioni risibili. Negli anni sono state già trasferite a Roma ad esempio: l'elaborazione meccanografica degli statini paga affidati a Roma ad un costo di molto più elevato; l'affidamento del servizio tesoreria dal Bando di Napoli alla BNL di Roma; gli uffici dei Commissari dell'Ente. Di recente sono stati operati dei licenziamenti nel personale addetto alla vigilanza e si discute anche del rilascio di ulteriori strutture. Tutti i provvedimenti adottati non sono stati conseguenza di un preciso indirizzo politico che abbia legittimato l'operazione, bensì essi appaiono piuttosto parte di un disegno preordinato da parte dell'apparato burocratico centrale mosso da soli fini di mero utilitarismo particolare".
In una nota congiunta, dunque, "Codacons, con Edoardo De Nicolais, referente regionale, Codici, con Giuseppe Ambrosio, responsabile regionale, Federconsumatori, con Rosario Stornaiuolo, presidente Regionale, Movimento Difesa del Cittadino, con Eugenio Diffidenti, coordinatore regionale, e Unione Nazionale Consumatori, con Fortunato Giaquinto segretario regionale e Gianni Citarella, responsabile provinciale, chiedono che le istituzioni locali, il Comune, la Provincia e la Regione, si muovano immediatamente in maniera decisa, incisiva e formale al fine di stigmatizzare, contestare ed ostacolare l'operazione che in maniera subdola si sta perpetrando in danno del territorio e dei cittadini".
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