L'Antitrust ha inviato al Parlamento il proprio resoconto, segnalando le priorità di intervento per correggere le storture del mercato.

Tra i settori indicati non figura nè la telefonia mobile, nè la telefonia fissa.
Le priorità inviduate dall'Antitrust sono ben altre: ferrovie, servizi postali, aeroporti, distribuzioni di carburanti, gas, banche, assicurazioni, affidamenti pubblici.

Il quadro tratteggiato dall'autorità è chiaramente molto ampio e variegato e serve a ricordarci che a volte, mentre in questa room ci "scandalizziamo" per delle "pagliuzze", ci sfugge la "trave" di altri mercati - diverso da quello della telefonia mobile - in cui la concorrenza è solo un miraggio.

Ai fini di questa room segnalo che l'Antitrust ha inoltre richiesto un allargamento delle proprie competenze in tema di pratiche commerciali scorrette, chiedendo che le venga riconosciuto il potere di inibire clausole vessatorie nei contratti e chiedendo che il preventivo parere di Agcom venga richiesto unicamente quando oggetto del procedimento siano prodotti o servizi del settore vigilato da Agcom stessa.