che toccano due temi su cui concordo:

a) ridistribuzione delle frequenze per tutti, in considerazione anche del prossimo futuro LTE
b) asimmetria politiche nazionali da quelle comunitarie (sono già in essere situazioni in cui i costi nazionali wholesale sono maggiori di quelli internazionali...)

Sullo spread sono tendenzialmente favorevole, ma deve essere scritto bene. Il suo fine deve essere colmare il gap dagli incumbent, non certo diventare un modo per fare mero profitto a scapito di investimenti reali nel recuperare quelle mancanze in parte dovute alla politica e in parte anche a mancate realizzazioni da parte degli stessi operatori alternativi.

Riguardo che sia 3 che Wind facciano parte di questa "lobby" la vedo come cosa positiva invece. Nel senso, i due gestori - seppur 'competitor' - hanno capito che il futuro dell'uno e dell'altro è in funzione di una redistribuzione delle quote di mercato di Tim e Voda