Le compagnie di bandiera offrono tariffe all-inclusive e spesso il costo finale è più basso
ANDREA TARQUINI
dal nostro corrispondente
BERLINO - Se volete volare a basso prezzo, attenti a non scegliere troppo in fretta i collegamenti delle compagnie low cost. Tra sovrattasse, costi supplementari e altri extra, le low cost non sono più tali. Lo ha denunciato l´altro ieri l´edizione domenicale dell´autorevole Frankfurter Allgemeine, dati alla mano. La spiegazione fornita dal quotidiano, e in parte confermata da fonti delle compagnie citate nel servizio, è semplice: i costi del carburante e altri costi d´esercizio sono aumentati, il prezzo delle nuove norme antiterrorismo post-11 settembre ci si aggiunge. E da qualche parte i costi aumentati devono rientrare.
L´esempio citato è un volo da Colonia a Londra. Biglietto comprato adesso per risparmiare, partenza il 10 luglio, rientro il 13. In teoria, grandi compagnie low cost come Ryanair o Easyjet offrono biglietti a un prezzo imbattibile: ma è un prezzo netto. Chi, come fanno sempre più spesso i viaggiatori, prenota e acquista il biglietto su Internet, se non sta attento a tutte le voci sul sito rischia di accettare cliccando, con la sua firma elettronica, una serie di balzelli. Per cui alla fine conviene acquistare un biglietto emesso in forte anticipo (con lo stesso anticipo dei low cost) da una compagnia di bandiera. In cui tutto è compreso.
Come si può vedere anche nelle tabelle che pubblichiamo a parte, il prezzo netto del biglietto è solo una voce, spesso non la più pesante, del prezzo pagato alla fine dal passeggero. Per prime ci si mettono tasse e imposte varie, che siano tasse sul volo o sui servizi e diritti aeroportuali. Aggiungono da 20 a 68,93 euro. Poi alcune compagnie, come Germanwings, vettore a basso costo tedesco, aggiungono l´addizionale per il carburante. Non è finita. Ryanair e Easyjet riscuotono costi aggiuntivi per il primo e il secondo bagaglio: attorno ai nove euro per volo la prima valigia e 18 per la seconda. Alcune low cost incassano anche per la prenotazione di un posto prescelto, per i costi del check in al banco, cui può sottrarsi unicamente chi viaggia con il solo bagaglio a mano. Poi c´è, per Ryanair, il costo addizionale per i disabili. Dapprima veniva pagato solo da chi ad esempio deve imbarcarsi con sedia a rotelle. Una sentenza ha decretato che questa era ingiusta discriminazione dei disabili, e allora la compagnia adesso la riscuote da tutti. Infine ma non ultimo, sia le compagnie low cost sia i vettori tradizionali incassano da 4 a 8 euro per i costi del pagamento con carta di credito. Risultato finale, secondo l´indagine della Frankfurter: il volo Lufthansa sulla tratta Colonia-Londra e ritorno, pagato con dovuto anticipo costa 100,93 euro, quello di Ryanair 136, quello di Easyjet 158,15.
Solo un caso? No, visto che lo stesso risultato emerge confrontando le tariffe di un viaggio tra Roma e Londra. Stessa data, un viaggiatore con un solo bagaglio: Ryanair e Easyjet costano meno di British Airways, ma più di Alitalia.
I portavoce delle compagnie a basso costo, interpellati dal quotidiano tedesco, si difendono ma in parte ammettono. Secondo Easyjet, «per noi vale il principio del low cost: ognuno deve pagare solo il necessario». Ma ammette che i concorrenti low cost «dimostrano molta fantasia». A Ryanair spiegano che in futuro i costi addizionali per i bagagli imbarcati nella stiva del jet aumenteranno ancora. L´obiettivo della compagnia è infatti che la metà dei suoi passeggeri voli con solo bagaglio a mano. Ultima voce, un costo che i low cost definiscono «molto onesto», è il cosiddetto surcharge: secondo le compagnie viene imposto (da alcune di loro) per i costi delle porte blindate della cabina di pilotaggio e le tariffe maggiorate delle assicurazioni. Entrambe conseguenze delle misure antiterrorismo dopo l´11 settembre. Sarà. Certo, per ogni aumento di prezzo richiesto c´è sempre la risposta pronta da fornire al cliente deluso. Ma di questo passo, uno dei sogni più giovani dell´umanità, appunto il volo a basso costo, minaccia di tramontare o svanire. (La Repubblica)