E' tutto il giorno che ripenso a quanto mi è capitato questa mattina, e ho deciso di condividerlo con voi.
Avevo il treno da Milano a Pescara che partiva alle 7.05.
Per arrivare alla stazione centrale dal quartiere dove abito dovevo prendere il bus 82, che secondo l'orario dei giorni festivi doveva passare alle 6.25 (bastano 15 minuti per arrivare in stazione).
Esco di casa alle 6.15... aspetto fino alle 6.40 ma non passa niente.
Incavolato nero, chiamo l'892424 per trovare un taxi... mi danno il numero di 3 società ma sono già tutte occupate e nessun taxi disponibile.
Se perdo il treno, sono 50 euri buttati e chissà quante ore di ritardo sulla tabella di marcia...
Disperato, alle 6.45 comincio ad esibire il pollice alle (poche) auto che passavano.
La quarta macchina si ferma! Un nero, in una Fiat Uno scassata, mi chiede dove vado (nei seguenti dialoghi ho adattato l'italiano un po' incerto del tizio):
- Alla stazione centrale
- Ah no, io vado ad affori, ho fatto il turno di notte e sto andando a dormire
- Va bene, grazie lo stesso.
Il tipo riparte, fa dieci metri, si ferma, mette la retromarcia e torna indietro:
- Guarda se vuoi ti porto in Via Jenner (300 metri da dove eravamo) così prendi il bus
- Eh, ma il bus che va in stazione dovrebbe passare anche da qui e ormai sto aspettando da mezz'ora... [allora decido di tentare il tutto per tutto] senta se vuole la posso pagare se mi porta in stazione! Altrimenti perdo il treno!
- NONO non posso accettare, io lo faccio gratis, bisogna aiutarci a vicenda, noi abbiamo questa filosofia di vita. Dai sali!
Alle 7 arrivo davanti alla stazione, faccio per dare 10 euro al (gran) signore ma si rifiuta categoricamente. Allora ci presentiamo e ci stringiamo la mano, e lo ringrazio infinitamente.
Si chiama Adamo.
Alle 7.05 salgo in carrozza e mi si chiudono le porte alle spalle.
P.S.: Sul treno vado col portatile sul sito dell'atm, e scopro che il primo maggio il servizio seguiva un orario festivo speciale, e le corse iniziavano alle 7.