Citazione Originariamente Scritto da AndreA Visualizza Messaggio
Mah, ci sono studiosi di un certo rilievo che come Francis Fukuyama fanno un'analisi della nostra età postmoderna (o poststorica nella sua visione) piuttosto diversa: non so se l'hai trovato nel tuo curriculum di studi ma lui, riassumento al massimo (cosa non giusta ma siamo su un forum) afferma parlando del "tymos", dei pregi e difetti della 'megalotomia" e dell'isotomia che nella nostra epoca quanto più la nostra società è soddisfatta nei suoi tratti fondamentali, tanto più fiorisce la vivace gelosia di tutti contro tutti. In questa prospettiva, ANCHE LO SPORT, come sistema estensivo delle occasioni di vittoria e d'importanza, è diventato INDISPENSABILE per stimolare e canalizzare l'eccedenza poststorica dell'ambizione.

Toh
Interessante punto di vista... Ma mi sembra come dire, ad esempio, che più raggiungiamo un grado di benessere e meno ci frega degli altri che devono necessariamente essere inferiori a noi (meno ricchi, meno oggetti di pregio), quindi una rincorsa al futile.

Quindi rispetto e concordo con quanto detto da Fukuyama (a me sconosciuto fino ad oggi) ma continuo a sostenere che questo non è a me comprensibile, nel senso che: a) non è indicativo di un vero progresso sociale, penso che Fukuyama concordi con me, b) che l'uomo sarà sempre insoddisfatto (e questo in generale lo considero un bene), in quanto, raggiunto un certo livello di soddisfazione, troverà sempre il modo per non esserlo. Però questa insoddisfazione dovrebbe essere canalizzata su altri campi come scienza, medicina, tecnologia, politica, società, e non solo riguardo la propria autostima/dominanza su altri gruppi (cosa però presente universalmente nel genere umano, e ampiamente studiato ad esempio da Tajfel e Turner). Questo a conferma che l'uomo è ancora un animale a tutti gli effetti, e questo è molto spesso ben visibile nel calcio