Nikola Grbic alza il 1° scudetto nella storia di Trento.
TRENTO, 7 maggio 2008 - E' grande festa a Trento, è il primo urlo di gioia. E' il grande giorno del primo scudetto, davanti ai quasi 5 mila che hanno dovuto combattere per trovare un biglietto. E’ grande festa all’ottava stagione in serie A-1 senza mai aver vinto un trofeo importante.
RECORD - Una serata speciale cominciata con l’inno di Mameli inceppato e finita con un’invasione di campo. Con Trento che vince la 16ª gara in casa su 17 disputate (una sola sconfitta, il 3 aprile con il Sisley 1-3), di nuovo senza cedere un set, come nella prima partita di questa finale. E' la più importante, quella che vale tutta la stagione. A decidere l’equilibrio della partita alla fine è il primo set, che Piacenza ha cominciato con un sprint (5-1) ma che ha poi perso in volata. La Copra è salita fino al 24-22, poi 25-24 e 26-25.
BULGARI - Ma Trento non si è fatta spaventare: il punto che vale il 29-27 dopo 32 minuti di gioco è un muro di Winiarski su Zlatanov. E l’Itas non si farà più prendere. Né nel secondo set, quando con le battute di Nikolov scava il vantaggio che Piacenza non riprende più. Troppo potenti gli attacchi di Kaziyski (71% in attacco nel 1° set, 55% nel secondo) e Nikolov (Grbic affida a lui le palle che scottano) per una Copra che non si è assestata nemmeno dopo i tentativi di Lorenzetti: dentro Granvorka per Simeonov e Cozzi per Bovolenta, infine Rodrigues per Bravo.
PRIMA VOLTA - Il risultato è la cavalcata di Trento, con le battute di Grbic ad accelerare la pratica del secondo set. Il resto è tutto in discesa, con Piacenza che reagisce soltanto fino al 4 pari e lascia strada a Grbic e compagni. L'ultimo punto è Kaziyski, non poteva che essere così. Poi è solo festa: il 63° scudetto è di Trento, è la prima volta.