...e non è una barzelletta

Un'oretta fa, poco prima delle 22, stavo tornando a casa dopo una (lunga) giornata di lavoro in ufficio. Giornata stancante lo ammetto, come ammetto anche un certo periodo in cui sono sotto stress. Ma beh... al di là di questo, prendo l'auto parto da Firenze verso casa mia e attraverso i viali cittadini.

Arrivo sul Lungarno, mi attendono diversi semafori. Mi fermo, ho la radio acceso e mi metto sulla corsia di sinistra. A destra, al rosso, si affianca un'altra auto. Mi giro così naturalmente come si fa sempre. Noto due ragazzi sulla 35ina. Guardo la strada ma con la coda dell'occhio noto che l'autista accanto a me e mi fa cenno di abbassare il finestrino. Penso mi chieda un'informazione, lo abbasso, mi guarda e mi fa... "Sei sotto stress, vero?"

Rimango basito, non mi aspettavo la domanda e nel dubbio di rispondere affermativamente che sì era vero, sopraggiunge con un... "E' colpa del lavoro, lo vedo. Lavori troppo". A questo punto penso di conoscerlo, ma che non riesco a capire chi sia... lo guardo ancora, no, non lo conosco. Sono sì stanco ma ancora la fisionomia delle persone ce l'ho E mi scappa... "Ma anche sì (che sono stressato in questo periodo)"... arriva il verde, il ragazzo mi fa "Eh, il mio amico me lo ha detto subito quando ti ha visto che eri stressato" e con estrema gentilezza "...guarda è verde, parti prima tu e tieni la strada...". Sono ancora basito