Da anni ero perfettamente a conoscenza della pesante situazione debitoria di Tiscali, nonostante qualcuno mi avesse dato del disfattista, peraltro confermata dall'articolo che vi linko; eppure è con con una certa sorpresa che ho appreso delle trattative in corso con Poste Mobile per un'eventuale partecipazione azionaria e/o cessione del gestore sardo.
Ma, in fondo, era solo questione di tempo...
Nel primo trimestre del 2012 raggiunto il primo risultato in utile della sua storia. Ma il 2011 si è chiuso con 38,1 milioni di perdita e una posizione finanziaria negativa di 200 milioni.
Renato Soru non ha più benzina per andare avanti. Il fondatore di Tiscali, nonché editore de l'Unità non ce la fa più a coprire in solitudine le perdite delle sue principali attività. Difficile vendere l'Unità, Soru sta provando a cedere la sua partecipazione in Tiscali (ha il 17,9% della società quotata, e controllata al 75,2% dal mercato). Secondo quanto risulta a Libero sono in queste settimane in fase avanzata trattative con il gruppo Poste spa guidato da Massimo Sarmi. Tiscali ha una situazione finanziaria molto difficile, anche se proprio pochi giorni fa ha annunciato il suo primo utile operativo ordinario (per 300 mila euro) nel primo trimestre 2012. Al 31 dicembre 2011 il bilancio si è chiuso con una perdita di 38,1 milioni di euro e una contrazione significativa del fatturato. A quella data l'indebitamento del gruppo ammontava a 200 milioni (ridottisi a 195,8 milioni di euro il 31 marzo scorso) e il patrimonio netto consolidato era negativo per 130 milioni di euro. Situazione molto difficile, tanto che gli stessi amministratori per approvare il bilancio hanno dovuto spiegare che nel lungo termine il piano di ristrutturazione potrebbe funzionare e che quindi hanno scelto il presupposto della continuità aziendale. Tiscali oggi capitalizza in borsa 60 milioni di euro, e l'acquisizione è certamente alla portata di Poste spa che potrebbe essere interessata alla integrazione con la propria Poste mobile, che nel 2011 hanno raggiunto un utile di 26,3 milioni di euro. L'interesse di Poste è integrare alla propria telefonia mobile anche la parte fisso-Internet che ha Tiscali, anche se i numeri dell'azienda di Soru sono in continua diminuzione: 479 mila clienti adsl e 153 mila clienti mobile. Poste mobile è un operatore di telefonia mobile virtuale che ha già venduto 3 milioni di sim.
nessuno ha pensato che dietro questa mossa ci sia qualcun altro con ottime possibilita finanziarie che tiene per le @@ davvero le poste?
chi? indovinate un po
Vodafone...
e immaginate la scena, poste compra tiscali, vodafone risponde a poste, vuoi usare la mia rete mobile? bene tu fammi usare la tua rete fissa, magari e sopratutto la fibra di tiscali, gia tanto tempo fa ci provo....