Che le alcaline presentino un processo di "ricarica parziale" è una cosa nota da tempo, il motivo però per cui non viene "pubblicizzato" è essenzialmente il fatto che, a differenza dei normali accumulatori, che sono ricaricabili con tensioni e correnti abbastanza basse, quelle alcaline richiedono potenze ben più elevate.
Questo implica problemi di carattere termico (maggiore potenza = maggiore calore), ma anche e soprattutto di sicurezza, in quanto il processo di ricarica a tensione più elevata deteriora le batterie in maniera impredicibile. Ne scaturisce un problema di sicurezza, anche perché non so chi si sognerebbe di certificare la sicurezza di una batteria che potrebbe danneggiarsi, in maniera anche "deflagrante", anche solo dopo poche ricariche...
Poi magari fra qualche anno con il progresso nelle tecnologie dei materiali sarà più sicuro, ma quanto sarà economicamente conveniente?