ho letto i commenti, sono anche interessanti le motivazioni di chi gestisce la cosaOriginariamente Scritto da marcocc
La mia riflessione, che nasce anche banalmente anche dall'analisi dei due 3ad che avevo usato a mo' di esempio, vorrei fosse leggermente più ampia: ammesso e non concesso che Il Post abbia indovinato/sbagliato l'accusa, penso da mero osservatore di questa Community che una buona parte di chi fa una petizione online non abbia piena coscienza* ne' di 1. il valore estrinseco della cosa (sembra quasi un processo di interazione fatto in quanto semplice che non per consapevolezza acquisita) ne' di 2. che avrà o meno email pubblicitarie (sul fatto che ci sia lucro nelle varie attività non lo metto in discussione ne' per firmiamo.it ne' per altri servizi... la gloria va anche bene, ma rimetterci soldi noMarco Camisani Calzolari, il titolare, ha motivato in un post le pretese ragioni “morali” di questa scelta:Credo che le piattaforme web che offrono servizi utili gratuitamente, debbano essere pagate obbligatoriamente con la pubblicità. Sotto forma di banner, di DEM (Direct email marketing) o altro. Il rapporto con l’utente è semplice: io ti offro un servizio di qualità e tu, compreso in questo, accetti di vedere/ricevere pubblicità. Così come fa da anni la televisione commerciale.
La percezione comune degli utenti mi pare che invece tenda a PRETENDERE che gli vengano offerti servizi gratuitamente, potendo scegliere se ricevere o meno la pubblicità.)
* ovviamente vale anche per questa Community, non sono rari i casi di persone iscritte non perfettamente consapevoli di quel che accade con le loro attività online (e ci sono diversi casi dove riprendo in pubblico alcuni comportamenti a mo' di esempio)



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