Ormai sono anni che i due "guru" del progetto GNU/Linux hanno opinioni, per così dire, divergenti sulla strada da intraprendere...
Tutto nasce dal differente approccio verso la protezione della proprietà intellettuale, che è culturalmente diverso tra Stallman (che è americano) e Torvalds (che è Europeo).

Riassumendo molto semplicisticamente si può dire che Stallman abbracci la teoria secondo cui se hai un'idea e la "cedi" alla comunità (a qualsiasi titolo), ne perdi automaticamente la paternità, mentre Torvalds (che ha dalla sua la non trascurabile paternità dell'"idea Linux"), è più a favore di una fruizione libera dell'idea da parte di tutti, senza per questo rinunciare agli "onori" (ed oneri) della paternità.

Certo le argomentazioni da ambo le parti sono molto forti, Stallman ovviamente sostiene che il "peso politico" di una comunità sia maggiore di quello di un singolo (per quanto autorevole), nel caso si debbano far valere i propri diritti (le class action le hanno inventate in America!), mentre Torvalds, giustamente fa notare, che i problemi nascono nella cessione di certi diritti a terzi...

Personalmente sono tra coloro che, dopo l'introduzione della GPL3, ha visto la comunità OSS spaccarsi e perdere energie in puri esercizi di stile "burocratichese"...