Mi riferivo alla situazione più consueta, cioè l'acquisto via internet e spedizione. Altra faccenda è l'acquisto in loco con rientro, dove effettivamente si fa diverso, fatto salvo che ognuno si assume le responsabilità dei suoi atti.
Per quanto ne so io, in Italia ci sono due gateway in ingresso dagli USA, Roma e Milano. Per quanto riguarda la situazione di Milano, che conosco, la percentuale di oggetti elettronici provenienti dagli USA fermati in dogana è prossima al 100%, con frequenti verifiche di rispondenza fra valore dichiarato e contenuto del pacco. La dicitura GIFT dà poi la certezza matematica di stop, con richiesta di dichiarazione doganale. Inoltre, utilizzando un corriere espresso la dogana è automatica, e molte agenzie di recapito stanno includendo un fee di "rimborso carburante", che porta le "tasse" applicate attorno al 35%.
So che per Roma la situazione è molto diversa, ma non avendo conoscenze dirette non commento.
Per quanto concerne le tasse applicate, la dogana calcola l'IVA sulle apparecchiature elettroniche al 20% del valore dichiarato e/o accertato, e poi applica un dazio variabile, di solito l'8%, al valore totale del pacco incluse le spese di spedizione. Della legalità di tutto ciò si discute da anni, ma loro assicurano che è la procedura corretta.