Ah, fammi aggiungere una cosa: in effetti questo "elemento sicuro" (la SIM NFC nel nostro caso) è qualcosa che fa parte delle specifiche generali della tecnologia definita NFC, quindi non è scorretto che venga in effetti identificata con quella sigla. Crea però, a mio avviso, confusione perché è facile pensare che possa essere qualcosa in più di un semplice chip di memoria
L'altra cosa interessante è che questa tipologia di funzionamento (con il "secure element") potrebbe essere già sorpassata, infatti molti (e in particolare Google) l'hanno superata e utilizzano altre metodologie per salvare i dati di pagamento: ad esempio il Google Wallet che tiene tutto salvato sui server di Big G e niente sullo smartphone. Questo in teoria aprirebbe le porte a poter eliminare ogni limite dato dalla capacità di memorizzazione della SIM/USIM ma dall'altro lato richiede che l'utente abbia connettività internet per poter effettuare la verifica del pagamento.