esatto
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Chi non ha le opzioni in oggetto, "dovrebbe" pagare la sua tariffa nazionale. Ovviamente chi ha pacchetti con minuti, sms e dati, difficilmente darà a Wind 2,5€ al giorno o 9/10€ a settimana per avere più minuti, sms o dati, per cui in ogni caso, disdirà queste opzioni. Chi non ha pacchetti nazionali, se ha queste opzioni presumibilmente usa la sim solo all'estero, o non può attivare pacchetti nazionali; è comunque costretto a tenersi quelle opzioni, perché se va a consumo, spende comunque di più, non sono certo le chiamate ricevute gratis a fare la differenza.
Perciò chiedo aiuto a chi riesce a cogliere il senso di questa "rimodulazione precoce".
Ma che senso ha rimodulare un'opzione che diventerà illegale dopo 1 mese e mezzo? :/ sono basito
L'azzeramento dei costi di roaming in UE, non renderà "illegali" le relative opzioni dei vari operatori, visto che non vi è obbligo di attivarle.
ma chi è lo scemo che le attiva dopo il 15/06 ?
perchè a questo punto il consumatore verrebbe messo di fronte a questo bivio: vuoi avere il roaming gratis in europa, senza pagare niente e di default o vuoi avere il roaming gratis ma pagando una bellissima opzione con un nome sexy ed accattivante stile premium super passport gold roaming?
non avrebbe senso :)
"Gratis", può generare equivoci: spendi come se fossi in Italia.
Insensato non è sinonimo di illegale.
Nella discussione generale sul roaming UE, ti ho fatto un esempio, in cui attivare tale opzioni, non è così insensato.
Altro esempio: una persona che solo all'estero ha necessità di fare tethering per collegare tablet o laptop, e che piuttosto di restare senza dati, o di pagare un salato extra-soglia, preferisce pagare un'opzione.
il tethering a pagamento non sarebbe contrario al regolamento europeo 2015/2120 che dice:
Articolo 3
Salvaguardia dell’accesso a un’Internet aperta
1. Gli utenti finali hanno il diritto di accedere a informazioni e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire applicazioni e servizi, e utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a Internet.
Il presente paragrafo non pregiudica il diritto dell’Unione, o il diritto nazionale conforme al diritto dell’Unione, relativo alla legittimità dei contenuti, delle applicazioni o dei servizi.
2. Gli accordi tra i fornitori di servizi di accesso a Internet e gli utenti finali sulle condizioni e sulle caratteristiche commerciali e tecniche dei servizi di accesso a Internet quali prezzo, volumi di dati o velocità, e le pratiche commerciali adottate dai fornitori di servizi di accesso a Internet non limitano l’esercizio dei diritti degli utenti finali di cui al paragrafo 1.
3. I fornitori di servizi di accesso a Internet, nel fornire tali servizi, trattano tutto il traffico allo stesso modo, senza discriminazioni, restrizioni o interferenze, e a prescindere dalla fonte e dalla destinazione, dai contenuti cui si è avuto accesso o che sono stati diffusi, dalle applicazioni o dai servizi utilizzati o forniti, o dalle apparecchiature terminali utilizzate.
Non c'è solo il tethering in quanto pagamento extra, ma anche come fonte di maggior consumo, rispetto al contesto "domestico" in cui non viene usato avendo a disposizione il wifi.
In quel caso, uno potrebbe aver bisogno di più dati, e quindi preferire un'opzione piuttosto che esaurire il suo pacchetto.
c'è un articolo di oggi http://www.corriere.it/economia/17_a...d6968946.shtml in cui si dice che i gestori potranno chiedere la proroga di un anno per adeguarsi al free roaming, in concreto rimodulando le offerte nazionali al fine di sostenere i costi della fine del roaming.
Sembra quindi che la giungla delle interpretazioni, nonché delle rimodulazioni continue proseguirà
sì e no, cmq qui se ne parla specificatamente http://www.mondo3.com/forum/telefoni...unziona-4.html