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Tim, rincari di massa agli utenti con tariffe mobili ricaricabili


Scatta a giugno un aumento di 49 centesimi, con Prime Go.
Da Aduc denuncia ad Agcom e Antitrust.

TIM, allarme tariffe. L'operatore telefonico fa scattare un aumento di massa a molti piani ricaricabili e Aduc la denuncia ad Agcom e all'Antitrust. E' di qualche giorno fa l'annuncio dell'operatore: dal 15 giugno "alcuni piani tariffari base ricaricabili entreranno a far parte dei piani PRIME go ed avranno un costo di 49 centesimi a settimana in più". Un rincaro che si applica anche agli utenti già attivi, senza modifiche nel traffico e nei servizi inclusi. Ad Aduc la mossa ricorda quella già tentata da Tim ad aprile e che aveva fatto scattare un alto là da Agcom, che l'operatore - fortunatamente per i suoi clienti - aveva poi scelto di rispettare. Tim aveva rinunciato ai rincari di massa (che andavano sotto il nome della tariffa Prime), ma secondo Aduc adesso ritenta la stessa mossa. Di qui la denuncia alle autorità Agcom e Antitrust, annunciata oggi dall'associazione dei consumatori.

Eppure stavolta l'operatore potrebbe riuscire nel suo intento. Secondo Agcom, interpellata da Repubblica.it, "Prime Go è diversa da Prime perché è un rincaro secco della tariffa, il che è permesso dalla normativa".
Immaginavo la risposta di AGCOM davvero risibile..infatti così scrivevo lo scorso 16 maggio:

Citazione Originariamente Scritto da Max3 Visualizza Messaggio
Condivido, ma penso proprio (mio libero pensiero) che abbiano fatto tutto di concerto con AGCOM e che quindi siano parati...
D'altra parte come avrebbe potuto TIM accettare un diverso trattamento di AGCOM rispetto a Vodafone?
[...]
AGCOM e TIM dovranno dimostrare come sia legale far passare un canone settimanale per servizi extra ( la metà dei quali non telefonici) non voluti su piani tariffari a consumo.
Citazione Originariamente Scritto da Marco Yahoo Visualizza Messaggio

La questione è sottile. La normativa consente agli operatori di applicare rincari di massa (con il diritto di recesso degli utenti), ma non di attivare opzioni a pagamento non richieste. La prima mossa ha infatti come contropartita il rischio di perdere l'utente; la seconda non ha rischi ma solo il possibile vantaggio di aumentare i ricavi (se l'utente sceglie di mantenere l'opzione, per volontà o disattenzione). Ecco perché la prima è lecita e la seconda no. Adesso vedremo se le autorità sceglieranno di intervenire su Prime Go, ma questa volta l'operatore - a differenza di quanto scrive Aduc - ha fatto una trovato un escamotage posizionando il rincaro in modo diverso dalla volta prima.

http://www.repubblica.it/tecnologia/.../?ref=HREC1-22
Infatti si tratta di opzioni tariffarie e "servizi cinematografici" non richiesti e che nulla hanno a che fare con un aumento tariffario, anche perchè non aumenta la tariffa ma si vuole introdurre un canone settimanale su tariffe a consumo!! E' pertanto un OBBROBRIO, un qualcosa di inaccettabile .
Ovviamente AGCOM non saprà come uscirne da questo pasticcio dopo aver chiuso gli occhi su Vodafone (molto amata dal nostro Premier) per la vicenda "Vodafone Exclusive" ed aver invece diffidato TIM per la stessa identica vicenda ...
Non dico altro...