...e adesso stop anche al modem obbligatorio!!!
Finalmente AgCom si è svegliata dal suo atavico torpore... :devil:
http://www.repubblica.it/economia/di...C6-P12-S2.2-T1
Banda larga, scatta la "libertà di modem" in nome della neutralità della rete
Oggi Agcom chiederà agli operatori di concedere agli utenti libertà di scelta e di uso del modem. FInora invece l'hanno imposto loro e in certi casi fatto pure pagare caro. Nella stessa giornata, arrivano le sanzioni agli operatori per il dossier delle tariffe a 28 giorni, come anticipato da Repubblica in edicola oggi
Arriva in Italia la libertà degli utenti a scegliere un modem (router) di propria scelta per navigare in banda larga. Libertà che di recente era stata negata da quasi tutti gli operatori italiani, i quali hanno imposto per mesi un modem proprietario, in certi casi facendolo pure pagare a caro prezzo.
È Agcom (l’autorità garante delle comunicazioni) a intervenire sulla vicenda, con una decisione che ufficializzerà in giornata. Un “atto di indirizzo” che dice agli operatori di lasciare libertà di scelta, in nome del principio della neutralità della rete. Lo stesso che negli Stati Uniti il presidente Trump ha appena abolito e che è invece in vigore in Europa e in Italia.
Nella stessa giornata, come anticipato da Repubblica in edicola, il garante dovrebbe approvare multe da 1,1 milioni di euro a ciascuno degli operatori telefonici per aver violato il divieto alle tariffe 28 giorni. Chiarirà inoltre che l’obbligo a fare tariffa di durata mensile – come indicato dall’ultima Legge di Bilancio – significa obbligo a rispettare il mese solare. Gli operatori non possono insomma decidere di seguire un mese di fatturazione a 30 giorni, come intendevano fare, cercando così una scappatoia al nuovo obbligo.
Ma se tutto questo era già nell’aria da settimane, risulta più inedito l’obbligo alla libertà di modem. Questa è stata al centro di una campagna di cui si era fatto portavoce Ivan Catalano (ora del gruppo Civici e Innovatori, eletto con il M5S), anche con interrogazioni parlamentari alla Camera. Tra i sostenitori, l’azienda tedesca AVM, produttrice di uno dei più noti router sul mercato (il Fritz!Box), che dalle pratiche degli operatori italiani sentiva lesi i propri interessi. Ma per Agcom erano lesi anche i diritti degli utenti: a scegliere un proprio apparato per navigare, a configurarlo in libertà per l’uso dei servizi internet (mentre quelli degli operatori sono “chiusi”, poco configurabili). Magari anche comprarne uno a un prezzo inferiore rispetto a quello che gli operatori fanno pagare oppure riutilizzarne uno che è già in loro possesso. Infine, gli utenti più esperti potrebbero magari preferire un modello che ha caratteristiche più avanzate rispetto ai modelli che gli operatori vogliono abbinare alle proprie offerte.
Agcom riconosce che la libertà di router rientra nel concetto di neutralità della rete. Il riferimento è la legge europea 2015/2120: "Gli utenti finali hanno il diritto di accedere a informazioni e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire applicazioni e servizi, e utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a Internet”.
Resta la questione che i router scelti dagli utenti debbano poi essere configurati correttamente per funzionare al meglio. Per questo, gli operatori aspettano da Agcom alcune indicazioni, anche se alcune marche già consentono una configurazione veloce e semplice (nel menu interno del router, accessibile da browser, basta indicare il nome del proprio operatore e tutto poi è automatico).
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