Grande cinema italiano come purtroppo se ne vede poco in giro...
Metti una vita tranquilla in una Germania all'acqua di rose in cui ogni cosa e' al suo giusto posto.
Tutt'ad un tratto-un giorno-il passato viene drammaticamente a bussare alla porta ed un abisso si apre sotto la propria vita.
Allora il lavinaio(e' un quartiere di Napoli)torna a risucchiarti verso di se' e la dolce,fredda e rassicurante Germania dei paesini di pan pepato si dissolve in un mondo popolato dai fantasmi di dentro con i quali spesso noi sudisti passiamo un'intera vita a fare i conti.
Il mio personale film dell'anno.
Toni Servillo colpisce ancora...
Bravo lui e saporita la sua interpretazione come una sfogliatella calda di 'Attanasio' alla ferrovia.