Estate,tempo della memoria e questa è una vecchia storia in bianco e nero a cui -come ogni storia che si rispetti-devo per forza dare un inizio.
Correva l'anno 1964 Anton Giulio Majano esce sugli schermi della RAI con la sua "Cittadella"da Cronin
Nel medesimo anno,sarà trasmesso di Sandro Bolchi "I Miserabili" da Hugo.
E'l'apoteosi degli sceneggiati-letterari a puntate,tratti dalle opere piu' importanti della letteratura europea.
Successi senza precedenti di pubblico,stagione fulgida della produzione televisiva italiana che raggiungera' alte vette qualitative caratterizzando un genere.
I due grandi anfitrioni dello sceneggiato furono proprio Sandro Bolchi e Anton Giulio Majano.
Bolchi,raffinato traspositore di classici quali:
"il mulino del Po" (1965)da Bacchelli con R.vavvole Tino Carraro;"i promessi sposi"(1967) da Manzoni con P.Pitagora,N.Castelnuovo,T.Carraro,L.Massari;"I fratelli Karamazov"(1971) da Dostoevskij con C.Pani,U.Orsini,Salvo Randone;"Anna Karenina"(1974)da Tostoj con L.Massari e Colizzi .
E poi Anton Giulio Majano i cui lavori sono indissolubilmente legati alla romantica musica di Riz Ortolani.
"David Copperfield"(1965) da Dickens con G:Giannini A.M.Guerrieri,U.Lai;"la fiera della vanita'"(67)
da Thackeray con R.Valli,N.Gazzolo,I.Occhini;"e le stelle stanno a guardare"(71)da Cronin con G.Giannini,A.M.Guarnieri,L.Goggi.
Infine, mi piace ricordare il talento di entrambi i registi di dare lustro ai cosiddetti comprimari attori di una bravura eccelsa che non raggiunsero mai vette di popolarità;eccone alcuni che amo particolarmente:lo Chevalier,il Checchi,l'immenso Battistella,Glauco Onorato.
Dunque,di quella magica stagione niente sopravvive oggi?
Per fortuna si,ma questo troverà posto in un'altra room,prossimamente.
(fine prima parte)