PESCARA - Intitolare una strada o una piazza dell'Aquila a Mario Magnotta, il bidello più famoso d'Italia, morto qualche giorno fa a 66 anni, reso celebre dallo scherzo telefonico "della lavatrice" di cui fu vittima negli anni '80 nel capoluogo abruzzese: e' quanto chiede l'ennesimo gruppo nato nel social network Facebook, con un'iniziativa che ha già raccolto oltre duemila adesioni via Internet.
Nel 1986 alcuni buontemponi tormentarono l'allora bidello con ripetute telefonate (registrate e ora disponibili sul sito www.magnotta.it) durante le quali finsero di essere alternativamente il direttore milanese di una ditta produttrice di elettrodomestici e il titolare di un negozio aquilano, che cercavano di "appioppare" una lavatrice nuova a Magnotta, in sostituzione di una vecchia, vantando un finto e improbabile contratto di manutenzione. Un crescendo rossiniano, che dall'iniziale perplessità e cortesia, spinsero Magnotta, nella quarta e ultima telefonata, a un'esplosione di rabbia ("perché mi volete appioppare questa lavatrice???"), così totale da spingerlo alla minaccia più disperata e, pur nella crudeltà della situazione, più divertente: "Mi iscrivo ai terroristi!!!", il tutto condito da irripetibili improperi.
La registrazione delle telefonate, cui seguirono anche altri scherzi, fece rapidamente il giro dell'Aquila e d'Italia e divenne un tormentone, fino a trasformare Mario Magnotta in un personaggio famosissimo, amato nelle discoteche, tra decine di remix delle sue frasi, persino opinionista in tv locali. Sul gruppo di Facebook c'é chi si chiede perché non ci sia ancora una pagina su Wikipedia, chi lo indica come "un simbolo" della città dell'Aquila, uno che ha saputo usare "le parole giuste". C'é chi suggerisce di chiamare una strada "via Mario Magnotta, pensatore" e chi, in alternativa, ritiene che gli si possa almeno intitolare....un modello di lavatrice.
Immagino che molti di voi conosceranno il personaggio in questione....