Contenute nel nuovo piano industriale dell'azienda, presentato ieri. Riguarda tutti quanti gli operatori, grazie a Open Ngn2

Fibra, Vdsl, super banda larga Ecco le promesse di Telecom

di ALESSANDRO LONGO




ROMA - Entro due anni pochi fortunati navigheranno come fulmini, con la fibra dentro casa: fino a 1 Gigabit al secondo; ma altri potranno andare a 100 Mbps, grazie alla Vdsl (evoluzione dell'Adsl). Le normali Adsl, nel frattempo, si saranno estese coprendo quasi il 100 per cento della popolazione. Non solo: funzioneranno meglio; diventerà più raro un fattaccio ora frequente: la connessione banda larga che si guasta per giorni.
Sono queste le promesse che mirano a rivoluzionare la banda larga italiana. Sono contenute nel nuovo piano industriale di Telecom Italia, presentato ieri. Coprono gli anni dal 2008 al 2010.

Se tutto andrà come previsto, la rete italiana farà un netto salto di qualità in due anni, salto di cui si avvantaggeranno tutti gli utenti, di qualsiasi operatore. La rete di nuova generazione che Telecom ha in mente sarà infatti una piattaforma aperta, a cui gli altri operatori potranno collegarsi. Telecom la chiama infatti Open Ngn2 (Next generation network).

Un fibra ottica più estesa. La parte più innovativa riguarda la fibra ottica, che Telecom estenderà fino a punti più vicini all'utente (a casa o in ufficio). Fa così partire un piano già annunciato l'anno scorso e poi rinviato. La fibra ora arriva nelle centrali telefoniche di zona, per fornire l'Adsl all'utente. Già da quest'anno farà qualche passetto in più. Nelle zone dove arriverà fino all'armadio in strada, superando così la centrale, potrà portare connessioni Vdsl fino a 25-50 Mbps in download e 2-10 Mbps in upload (fiber to the cabinet). Laddove arriverà fino ai piedi del palazzo (fiber to the building), la Vdsl2 potrà andare più veloce: fino a 50-100/25-40 Mbps. Nel migliore dei casi, Telecom porterà la fibra fin nelle case (fiber to the home), per una velocità da 100 Mbps a 1 Gbps, perché la connessione sarà tutta su fibra ottica e non più sul doppino di rame. Le Vdsl2 partiranno da quest'anno e nel 2010 copriranno poco meno del 10 per cento della popolazione. Per allora le attuali Adsl (fino a 7 Mbps) saranno sul 98,5 per cento della popolazione (dall'attuale 95 per cento), mentre le Adsl 2 plus (fino a 20 Mbps) saranno sull'87 per cento (ma solo sull'80 per cento quelle più evolute, su un network più prestante perché tutto su Ip).

I primi utenti fiber to the home arriveranno nel 2009 e Telecom stima saranno 200 mila nel 2010. In Italia ci sono già utenti fiber to the home, perlopiù di Fastweb: 260 mila. In Francia sono già 500 mila. Per il 2010, gli utenti banda larga (su rete fissa) previsti per l'Italia (di Telecom e altri operatori) saranno 14,6 milioni, il che significherebbe un bel balzo avanti rispetto agli attuali 10 milioni.

Meno guasti. Navigare più veloce, in buona compagnia e con meno pensieri: Telecom investirà 100 milioni di euro in due anni in manutenzione preventiva, allo scopo di migliorare la qualità del servizio. Il tasso di guasti delle Adsl scenderà così dal 20,8 per cento del 2007 (più di una Adsl su cinque, in un anno) a un più accettabile 16,8 per cento del 2010. Calerà in parallelo anche il tasso di guasti sulla linea fissa in generale (dal 14,5 per cento del 2007 all'11,5 per cento del 2010). Nel biennio scorso c'era stata un'impennata dei guasti, a causa della ridotta manutenzione negli anni precedenti.

Più efficienza e servizi evoluti. Lo scopo e le conseguenze di queste novità sono numerose. Per Telecom, significa spingere verso la banda larga un maggior numero di italiani; e sarebbe ora, visto che la nostra percentuale di popolazione dotata di accesso veloce a Internet è un record negativo, in Europa Occidentale (minore anche a quella di Spagna e Irlanda, superiore solo al Portogallo). Non solo: Telecom potrà ridurre i costi e fare cassa. Migliorando l'efficienza del network, ridurrà le spese di gestione e manutenzione; eliminando alcune centrali grazie alla nuova fibra potrà rivendere o affittare i relativi palazzi. In più, il nuovo network abiliterà servizi innovativi, che potrebbero cambiare le abitudini degli italiani a casa e in ufficio: videconferenze e telepresenza, anche in alta definizione, tele lavoro, assistenza sanitaria da remoto, film ad alta definizione in molte stanze in contemporanea.

escerà anche l'accesso mobile a Internet (il quale a monte sfrutta la stessa infrastruttura di rete su cui poi sono servite connessioni xDsl). Entro fine 2008, l'80 per cento della popolazione sarà coperto da Hsdpa fino a 7,2 Mbps (84,5 per cento nel 2010). I primi test per la quarta generazione di rete mobile (100/50 Mbps) avverranno nel 209-2010.

Adesso non resta che mettersi alla finestra, vedere e aspettare la rete italiana crescere. E sperare che il piano, questa volta, vada come previsto. Già Telecom aveva annunciato che la Vdsl2 sarebbe partita a fine 2007, ma è stato un obiettivo mancato. Il 2007 è stato però un anno di travaglio societario per Telecom. Adesso, la strada dovrebbe essere più spianata verso l'innovazione della banda larga: in Italia è rimasta per molti mesi in attesa delle mosse di Telecom.

(8 marzo 2008)

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