Disdetta, recesso o risoluzione? Mi hanno chiesto 4000,00 euro!
Buonasera a tutti. Mi trovo in questo problema. Una ONLUS un anno e mezzo fa ha stipulato un contratto con Wind (WindbusinessNew+Opzione Leonardo) che, sin dalla prima fattura, presentava la richiesta del pagamento della Tassa di concessione governativa che, nel caso in questione non era dovuta per legge in quanto il contraente era (ed è) una ONLUS.
Attualmente è arrivata una prima diffida per 1500 € a titolo di mancato pagamento tassa poi, una seconda dove però si aggiungevano ben 3000,00 dovuti a titolo di penale per il recesso che tale società di servizi ha operato unilateralmente visto che non venivano pagati delle somme che, a suo dire, erano invece dovute.
Ora, il mio problema non è tanto la contestazione nel merito (che vorrei fare da me senza ricorrere ad un legale) sull'infondatezza del recesso avvenuto in modo arbitrario ed illegittimo con la conseguente applicazione della penale, quanto piuttosto il decidere se devo nella lettera anche:
A) Dare DISDETTA del contratto;
B) RECEDERE;
C) Chiedere la riattivazione del servizio entro tot giorni e poi, in mancanza di ciò RISOLVERE PER INADEMPIMENTO il contratto, riservandomi di chiedere anche dei danni....
Non capisco le varie differenze anche se so dell'esistenza del DECRETO BERSANI che elimina i vincoli e le penali.
Secondo voi quale situazione potrebbe essere più congeniale?
Un ringraziamento per il consiglio.
Marco.