Niscemi, confessano 3 minorenni 'Era incinta. Abbiamo perso la testa' - cronaca - Repubblica.it
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Tutto molto triste! Non ho parole! I ragazzi di oggi (mi sento un vecchio quando scrivo questo) non capiscono più cos'è la vita! Oramai tutto è un gioco, tutti possono essere uccisi tanto ci sono altre vite... ma nella playstation non nella realtà!!!
Non conosco Niscemi, ma se la logica dei valori è come quella del paese di mia mamma (nelle Madonie, nda) c'è anche un substrato sociale che ha dato un aiuto corposo a questa tragedia... :(
Neanche io conosco Niscemi ma purtroppo il diventare mamme prima del tempo (a 14 anni è molto giovane) è una tragedia per tutti. Esistono delle alternative che molti sconoscono (affidare i bimbi in modo anonimo negli ospedali ad esempio anche se è troppo difficile dopo 9 mesi dare il bambino a cui hai dato la vita) ma no arrivare a questo punto!!!
sì hai ragione ma parlavo di un'altra cosa... di un altro problema - che io lego molto all'ipocrisia del "far vedere" - legato ad alcune fasce sociali di ben determinate zone geografiche
neanche io conosco Niscemi, ma non credo sia questo il punto... tra l'altro vivo in un paese della provincia di napoli di appena 12mila abitanti, bigotto e retrogrado come pochi in italia...
dalla mattina alla sera, di storie raccapriccianti ne sento tante, ma questa è davvero assurda.
non c'è giustificazione che tenga:ranting::ranting::ranting:
beh in paesi come la Danimarca (esempio a caso) dove c'è libertà di rapporti sessuali per legge a 15 anni e una legge basata (per alcuni fin troppo) sulle ragazze madri il fatto che una sia incinta a 14 anni è socialmente un problema ben diverso che a Niscemi o Rignano sull'Arno... ritengo prob che i 3 abbiano perso la testa più per le reazioni che temevamo dalla loro comunità che per altro. Ho il legittimo sospetto che altrove il movente potrebbe essere stato altro (non dico quindi che in Danimarca non esistono omicidi, sia chiaro! Li hanno anche loro... il mondo è un paese)
Nel caso specifico, può anche darsi.
Eppure sono convinto che ci sia un comune denominatore, dalla triste vicenda di Verona a quest'ultimo spiacevole episodio passando per tutti i disgustosi atti di bullismo su cui le cronache ci hanno edotto in questi anni: al di là di incontrovertibili lacune caratteriali ed umane dei responsabili di tali gesti, la maggior parte dei genitori ha ormai abdicato al proprio naturale ruolo di educatori (o castigatori/fustigatori, se necessario), minimizzando, negando o semplicemente addossando ad altri le proprie responsabilità, quando è ormai troppo tardi per intervenire. :nono:
Se credete che stia esagerando, provate semplicemente a ricordare alcune aberranti frasi di circostanza del tipo: "Mio figlio non c'entra!" oppure "E' stato trascinato dagli altri!" (dopo disordini allo stadio, risse, accoltellamenti e compagnia bella), "E' stata solo una ragazzata!" oppure "Non volevano fargli del male!" (dopo atti di bullismo, aggressioni, umiliazioni e violenze varie), "Non è uno stupratore abituale!" oppure "Se l'è cercata lei!" (dopo atti di violenza sessuale). :censored:
Quoto in pieno. Ed aggiungerei che qualche reponsabilità ce l' ha pure la scuola che ha perduto completamente i connotati di autorità che, pure spesso antipatici a prima vista, avevano un loro senso nella prospettiva della formazione del carattere dell' individuo. D' altra parte oggi chi, nella scuola, cerca un pò di ristabilire questo equilibrio rischia pure di prendere due sberle dai genitori sempre a difesa dei loro pargoletti. Tutto questo, ed anche una predisposizione naturale di certi individui, contribuisce a formare quel vuoto assoluto, quella totale assenza di valori ( o presenza di pseudo-valori totalmente sballati ) che porta certi giovani a seguire solo la legge del branco e della sopraffazione del più debole. La legge della jungla, insomma, che non ha mai portato a nulla di buono.