Una malattia da 200 orgasmi al giorno
Come vi sentireste avendo 200 orgasmi al giorno?
Come spesso accade, la realtà supera l’immaginazione. Sarah Carmen, inglese, 24 anni, è affetta dalla PSAS, ovvero "Permanent Sexual Arousal Syndrome", che la rende ipersensibile a ogni vibrazione intorno a lei.
Il risultato è che Sarah ha circa 200 orgasmi al giorno, provocati da vibrazioni che normalmente le persone normali non avvertono.
Per esempio, il passaggio di un treno, il ronzio di una fotocopiatrice, o dello schermo di un pc. Sarah reagisce automaticamente finchè il suo corpo non raggiunge il piacere, ormai in pochi minuti.
Una specie di sesso continuato, senza interruzioni e senza bisogno di un partner che la soddisfi e sappia cosa le piace.
Il sogno di molte, forse, ma non di Sarah.
Il problema, che la affligge da quando aveva 19 anni, non ha una causa precisa e gli specialisti non sanno dare una spiegazione. Secondo lei, la sindrome sarebbe comparsa in seguito ad una cura di psicofarmaci fatta per un breve periodo.
Da lì, orgasmi a ripetizione, che la costringono ad appartarsi per nascondere i gemiti di piacere.
“Ogni cosa mi può scatenare delle pulsioni incontrollate, visto soprattutto gli strumenti che adopero per la mia attività –spiega Sarah, che lavora come estetista - Alcune delle mie clienti abituali sono a conoscenza del mio problema, ma spiegarlo a quelle nuove non è affatto semplice. Magari sono nel bel mezzo di un trattamento e mi sento arrivare l’orgasmo e, credetemi, è davvero imbarazzante”.
Sembra uno scherzo, ma questa sindrome, rarissima, esiste e può diventare un problema. Sia a livello concreto, sia per quanto riguarda la vita di relazione.
Non è facile concentrarsi sul proprio lavoro e allo stesso tempo sentire il proprio corpo andare in un’altra direzione.
Sarah ammette che reagire agli stimoli e non potersi controllare è imbarazzante: “Ricordo che una volta stavo facendo una ceretta inguinale e non potevo andarmene, così ho fatto finta di avere un crampo al piede per soffocare i sospiri, fino a quando il momento è passato”.
Oppure, è capitato che alcuni ragazzi che ha frequentato l’abbiano trattata in modo poco carino: “Immaginava che, poiché potevo venire anche senza che mi toccasse, non aveva bisogno di fare niente per me. Dovevo fare tutto io”.
I suoi amici pensano che questa sindrome sia fantastica, ma Sarah non è d’accordo. Deve frequentare posti tranquilli, non può bere perché le causerebbe maggiore rilassatezza e ha paura a farsi vedere. Una volta le è successo di venire davanti ad un ricercatore di mercato, che l’ha guardata come se fosse stata un mostro: “Ho cercato di spiegare che non potevo farci niente, ma stavo arrossendo così tanto che sono dovuta scappare via”.
La sindrome potrebbe essere causata da un’infiammazione che stimola la clitoride, oppure da un disturbo emotivo.
Il troppo piacere può diventare un’arma a doppio taglio: “Faccio talmente tanto sesso che mi annoio”.