SMS solidali e fondi per i terremotati
Leggo questa notizia sul Corriere della Sera e rimango basito quando leggo in particolare la parte sottolineata:
Dove sono finiti, dunque, quei quindici milioni? «Innanzitutto una precisazione sulla cifra - spiega un suoi tecnico - I 15 milioni non sono versamenti ma promesse di versamento. La differenza è sottile ma decisiva. Nel senso che i vari gestori (Tim, Vodafone, Wind eccetera) prima di versare alla Tesoreria dello Stato l'importo corrispondente agli sms, devono effettivamente incassare la cifra. Io posso anche inviare un messaggio ma se poi per qualche ragione non lo pago, il gestore non versa». I tempi si allungano, quindi, perché la riscossione è lenta. Al di là delle schede prepagate ci sono infatti contratti e bollette legati al buon fine dell'operazione. Cosicché al momento nelle casse di Bankitalia risultano depositati per l'Emilia poco più di 7 milioni di euro, nemmeno la metà di quelli ipotizzati. Che poi è il risultato della piccola odissea di quel semplice sms: gestore, centro fatturazione, smistamento, Banca d'Italia, dipartimento della Protezione civile e contabilità speciale del Commissario straordinario che nel caso dell'ultimo sisma sono i tre governatori interessati: Vasco Errani per l'Emilia, Roberto Formigoni per la Lombardia e Luca Zaia per il Veneto. Da qui verrà versato ai Comuni che hanno presentato i progetti prescelti.
A mio modesto parere, qualcuno non la racconta giusta...
Sbaglio?