Originariamente Scritto da
Winston Smith
Io non ho seriamente capito tutte le considerazioni che stai facendo... alcune sono condivisibili sicuramente, altre mi paiono un po' fuori di logica....
A me questo pare abbastanza strano...
Lo sciopero si paga, sennò non è uno sciopero ma una vacanza.
Nemmeno io ne sono sicuro, so solo che nelle fabbriche, nelle aziende, e in qualsiasi posto di lavoro, lo sciopero è tale perchè crea disagi, ma provoca anche un danno a chi lo fa...
Sennò appunto sarebbe un giorno di vacanza, e capisci di solo (facendo semplicemente una considerazione LOGICA) che senza un freno di questo tipo, tutti farebbero sciopero tutti i giorni, e sarebbe la fine.... Ovvio che ci deve essere lo scotto da pagare....
Perchè sennò non sarebbe sciopero. Sarebbe una manifestazione.
Lo sciopero prevede l'astensione dal lavoro, non la manifestazione in piazza. Quella è una cosa che può procedere parallelamente o indipendentemente.
Quindi se tu dici così, dici che la gente deve lavorare sempre e comunque, e poi se vuole manifesta nel tempo libero, ovvero dici che lo sciopero non ci può essere.
Siamo d'accordo che lo sciopero in genere crea disagi anche a terzi, oltre che a se stessi.
Anche questo è ovvio ed è insito nella forma di protesta.
Probabilmente il tuo discorso voleva essere un po' diverso... almeno credo di aver capito.
Tu forse facevi riferimento a certe catogorie, il cui sciopero crea disagi maggiori e diffusi. Il che è vero... Infatti per alcune categorie di lavoratori esistono regole aggiuntive sulla modalità di sciopero, praticamente tutti i servizi pubblici hanno delle regole da rispettare, se non lo si fa, esiste la precettazione...
Se tu lavori in una azienda, di fatto puoi scioperare quando e come vuoi. Non ti pagano lo stipendio, crei un danno all'azienda (non sempre a dire la verità), e fine. Non esistono altre "regole" se non quelle del buon senso.
Se lavori in un servizio pubblico la cosa è ben diversa. NOn puoi scioperare esattamente quando vuoi..... quindi come vedi le regole ci sono, e sono fatte proprio per cercare di minimizzare i disagi a chi potrebbe crearne TROPPI. Insomma si cerca di requilibrare un potere troppo elevato che potrebbe diventare prevaricazione, con un po' di regole da rispettare...
Ovvio che i disagi ci sono comunque, e se vogliamo vederla in modo schietto, si tratta di qualcuno che per far valere i propri diritti, calpesta un po' quelli altrui....
Accettabile o meno, fa parte dele regole di civile convivenza, sia accettare i disagi (se non sono ripetuti nel tempo), sia cercare di crearne il meno possiible....
Questa è la parte più che condivisibile del tuo discorso. Così come è sacrosanto il diritto allo sciopero, è altrettanto sacrosanto per ciascuno scegliere in libertà e coscienza ciò che vuole fare...