Citazione Originariamente Scritto da ginfizzdry Visualizza Messaggio
Non scordiamoci che, per la consultazione in Comune, occorre farsi identificare. Sul web questa necessità, evidentemente, non c'e'. Quanto ai malintenzionati mi pare difficilmente negabile che potrebbero usare questi dati per scopi fuori legge: anche conoscendo i propri obiettivi, un dato in più può benissimo invogliare il criminale a portare in fondo il proprio intento.
Scusami ma la tua è un'osservazione molto ingenua.
I criminali professionisti usano documenti falsi o prestanome: Bernando Provenzano, quando è andato in Francia a farsi operare alla prostata, è tranquillamente espatriato con un documento falso intestato a tal Gaspare Troja, nonostante fosse in cima alla lista dei latitanti più pericolosi d'Italia.
E gli evasori fiscali non sono da meno con le scatole cinesi delle loro società off-shore, fatte di prestanome e conti cifrati.
Le bande di balordi che hanno flagellato il Nord Italia con le loro rapine nelle ville, non hanno avuto alcun bisogno di scomodarsi per consultare l'elenco dei contribuenti: a loro è bastata una rapida occhiata a quello che si sono trovati di fronte.
Gli usurai - altro florido esempio di criminalità fortemente organizzata e radicata nel territorio - non ne hanno altrettanto bisogno, perchè i loro "clienti" finiscono direttamente nelle loro mani senza passare dall'Agenzia delle Entrate.
Esistono mille altri modi di truffare senza necessità di sapere quanto guadagni e con rischi decisamente minori: pensa alle clonazioni delle carte di credito tramite congegni applicati ai Pos nei supermercati, al phishing, alla recente truffa del sito "Flanco.it" (pubblicizzato persino sui quotidiani nazionali), ecc.
E gli esempi potrebbero continuare all'infinito...
Chi si appella pretestuosamente alla normativa sulla privacy, in questo caso, significa solamente che ha qualcosa da nascondere.
Perchè l'italiano medio "chiagne e fotte"...