Attenzione che l'accertamento con adesione non è una sanatoria (e men che meno una transazione che è vietata), semmai è una procedura conciliativa! Praticamente fa si che ci sia un contraddittorio tra amministrazione e contribuente, anche prima dell'emanazione dell'avviso di accertamento, nel caso in cui ci siano delle contestazioni che l'amministrazione vuole "cristallizzare". In questo modo il contribuente può andare dall'agenzia delle entrate e dire ad esempio che certi rilievi che gli sono contestati non sono molto sostenibili. Ovviamente l'amministrazione può fare la stessa cosa riguardo agli eventuali rilievi del contribuente. Poi se si riesce a raggiungere un accordo l'agenzia si impegna a non emettere ulteriori avvisi di accertamento e il contribuente si impegna a non impugnare. L'incentivo per il contribuente è che le sanzioni vengono ridotte fino ad 1/4 del minimo e, soprattutto, si evita il contenzioso che può durare anni ed anni. A volte poi l'accertamento con adesione è usato anche in maniera un po' "tattica" perché sospende per 90 giorni i termini per presentare il ricorso davanti alla commissione tributaria... ma questo è un altro discorso!