E’ finita davvero l’era della caccia alle tariffe telefoniche scontate e ai piani più convenienti? Pare di sì, almeno stando alle ultime notizie che arrivano dagli Usa. Dove è nata la prima compagnia telefonica… fai da te.L’idea è di Juha Christensen, ex dirigente Microsoft, che ha dato vita a Sonopia, una società che permette a tutti di diventare operatori mobili virtuali. Alla base, una piattaforma che acquista spazio sulla rete di Verizon Wireless (una joint venture tra Verizon Communication e Vodafone Group) e che, invece di brandizzarlo, lo dà in concessione a chiunque voglia farsi una compagnia col proprio marchio.
Per diventare un Mtvno (sigla che sta per mobile virtual network operator) è semplice: basta andare sul sito di Sonopia, sottoscrivere un contratto oline, con addebito sul proprio conto corrente, poi scegliere logo e tariffe da applicare. In pochi minuti (quindici per l’esattezza, come riportano alcuni blogger) il gioco- o meglio la compagnia- è fatto.
Attraverso una home page personalizzata, si possono creare contenuti ad hoc per i propri clienti, con blog e photo-sharing. Sonopia nel frattempo si occupa della fatturazione, della gestione del credito e del supporto ai clienti.
Per quanto riguarda i guadagni, al gestore in erba va il 5% dei profitti, mentre Sonopia e Verizon Wireless si spartiscono equamente il restante 95%. Visti i costi operativi estremamente bassi (la stipula avviene sul web e la maggior parte degli sviluppatori sono in Russia), i margini per Christensen e i suoi soci risultano estremamente alti.

“Saremo profittevoli sin dal primo cliente”, ha assicurato Christensen al momento del lancio, lo scorso aprile. Una promessa mantenuta, visto che in pochi mesi la nuova creatura, che ha raccolto oltre 21,5 milioni di dollari dalle società di venture capital ComVentures e Sevin Rosen, ha superato le attese, creando compagnie personalizzate per squadre di baseball e società no profit. Obiettivo dell’intraprendente manager, raggiungere i diecimila clienti entro il 2009.
“La creazione di tanti piccoli operatori virtuali di nicchia- spiega sul suo blog Alessandro Galetto, senior innovation manager di H3G- permette di recepire con maggiore facilità le esigenze di piccole community, laddove i grandi operatori di massa non hanno convenienza ad arrivare.
Questi nuovi modelli commerciali, capaci di creare mercati a partire da una nicchia, possono ottimizzare i profitti e soddisfare al contempo le esigenze degli utenti. Negli Stati Uniti, ad esempio, un carrier spende in media 300 dollari per acquisire un nuovo cliente.
I nuovi operatori che si appoggerebbero a Sonopia eliminerebbero pressoché totalmente questi costi, in quanto il bacino d’utenza sarebbe già costituito da fedeli seguaci”.

Una teoria confermata sul campo dai primi clienti: “ Credo che sia un canale molto interessante per comunicare con i nostri soci” ha spiegato Greg Griffith, portavoce dell’associazione National Wildlife Federation, che conta di racimolare 100 mila dollari dal traffico dei soci, appassionati di ambiente e pronti a passare alla compagnia fai da te, boicottando le telefoniche tradizionali.
Un successo che pare annunciato e che, come Skype, si sta sviluppando grazie al passaparola. La rivoluzione mobile è appena iniziata.

(TgCom)



un solo commento: voglio sonopia anche in italia!!!