Sul piano umano credo sia normale nutrire alcune riserve, specie per altri episodi.
Sicuramente non rientro tra chi il giorno successivo alla sua morte è sceso per strada con cartelloni "santo subito", ma credo che per questo genere di persone il lato "umano" debba rimanere in secondo piano.

Ricordo quello che De Andrè disse a proposito di Brassens "fu il mio grande modello anche se, avendone avuta l'occasione, ho sempre evitato di conoscerlo di persona: mi serviva troppo tenermelo come mito; se questo mito, conoscendolo, fosse crollato mi sarebbe crollato il mondo. Sicché, ho preferito immaginarmelo soltanto attraverso le sue canzoni".