Il Minstero dell'Ambiente ha stanziato 8 milioni di euro per incentivare l'acquisto di biciclette nuove, a disposizione dal 22 aprile.
Il negoziante applica, direttamente al cliente, uno sconto del 30% sul prezzo di listino, con un tetto massimo di 700 euro di incentivo, che verrà poi restituito al negoziante dallo Stato (il negoziante è inizialmente in perdita).
La quota del fondo via via rimanente, e l'elenco dei negozi aderenti, è consultabile (quando funziona) al sito ufficiale: www.incentivimotocicli.it
Stesso sito da cui i negozianti, inserendo nome utente e password riservati, inoltrano la pratica di richiesta dell'incentivo con i documenti dell'acquirente e la fattura della bicicletta venduta obbligatoriamente a prezzo di listino (con lo sconto del 30%).
Dopo una decina di giorni, risultava consumato già il 25% del fondo stanziato, quando inspiegabilmente il sito va in tilt (per l'eccessivo numero di richieste).
Nel frattempo i negozianti continuano a praticare il suddetto sconto, accumulando le pratiche da inoltrare successivamente quando il sito fosse di nuovo disponibile.
1) Il sito è tornato disponibile (a singhiozzo) il 13 maggio.
2) I negozianti sono stati avvisati di non praticare più l'incentivo finché non saranno smaltite le pratiche in attesa.
3) Da quando il sito è tornato on-line, il fondo utilizzato sale a ritmi spaventosi (56% il 13 maggio, 85% il 15 maggio) ma inspiegabilmente, dato che i negozianti non riescono comunque a fare il log-in per inoltrare le pratiche accumulate.
Insomma, qualcosa puzza di bruciato.
Probabile che alcuni negozianti riescano a fare il login e inoltrare le proprie pratiche per misteriose vie traverse, a scapito della maggioranza degli altri negozianti che si vedranno negare il rimborso degli incentivi praticati nei primi giorni di malfunzionamento del sito, visto che il fondo si esaurirà prima della fine del malfunzionamento.
Insomma, non si spiega come faccia a esaurirsi il fondo senza che sia ufficialmente possibile in tutta Italia inoltrare pratiche accedendo al sito.
Negozianti in perdita, clienti presi per i fondelli. Inutile dire che, semmai ci fosse un'altra iniziativa simile, assai pochi negozianti aderiranno.
Oltra alla considerazione che un tetto massimo di 700 euro incentiva soprattutto l'acquisto di bici da migliaia di euro piuttosto che le bici da città per andare al lavoro e inquinare di meno.