Rimodulazione SMS di disattivazione All-In One dal 14/10/16 - Pagina 2
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Rimodulazione SMS di disattivazione All-In One dal 14/10/16

  1. #11
    Partecipante Logorroico L'avatar di Marcus91
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    tutto nasce comunque dal voler proporre offerte fuori mercato
    puoi anche solo pensare di andare in pari offrendo tutto illimitato a 5€?


    Iliad (minuti/sms illimitati, 30GB @ 5.99€)
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  2. #12

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    Esatto, quello che voglio dire non è che non ci sia gente che ne approfitta "troppo" (sempre tra virgolette perché non esistono condizioni che vietino effettivamente di diventare un costo per il gestore), ma che una pianificazione commerciale degna di tale nome deve prevedere sempre che ci sia una certa percentuale di clienti non remunerativa, e l'offerta commerciale va declinata facendo in modo che tale percentuale possa essere tollerata all'interno del grande numero di clienti.

    Come per l'aperitivo, sai che sono pochi quelli che prendono un solo bicchiere e si mangiano mezzo buffet. Se inizi a vedere rosicchiato il tuo margine, non cacci a malo modo chi mangia di più, alzi di 1 euro il prezzo.

    Se non ci stavano con la prima versione dell'offerta a 5 euro, cosa evidente dalle prime disattivazioni di aprile/maggio, perché riproporla di nuovo allo stesso prezzo? Mettila a 7 euro, o a 10 euro, che è vantaggiosa comunque. Ma no, perché altrimenti non si fanno abbastanza MNP in ingresso... E poi piangono che gli altri gestori gli fanno la guerra e "gli tocca" mettere un miliardo di gigabyte sempre a 5 euro

    (Tra l'altro poi alla fine qualcosa hanno "capito", in effetti, se ora continuano a proporre a 5 euro offerte con più giga ma numero di minuti limitato. E personalmente non capisco perché debbano far scappare o triangolare i clienti con la ONE quando potrebbero proporre loro non la semplice disattivazione di quella ma la migrazione alla 400 PER TE)

  3. #13
    Partecipante Logorroico L'avatar di Marcus91
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    quoto riga per riga


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  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da faquick Visualizza Messaggio
    Esatto, quello che voglio dire non è che non ci sia gente che ne approfitta "troppo" (sempre tra virgolette perché non esistono condizioni che vietino effettivamente di diventare un costo per il gestore), ma che una pianificazione commerciale degna di tale nome deve prevedere sempre che ci sia una certa percentuale di clienti non remunerativa, e l'offerta commerciale va declinata facendo in modo che tale percentuale possa essere tollerata all'interno del grande numero di clienti.

    Come per l'aperitivo, sai che sono pochi quelli che prendono un solo bicchiere e si mangiano mezzo buffet. Se inizi a vedere rosicchiato il tuo margine, non cacci a malo modo chi mangia di più, alzi di 1 euro il prezzo.

    Se non ci stavano con la prima versione dell'offerta a 5 euro, cosa evidente dalle prime disattivazioni di aprile/maggio, perché riproporla di nuovo allo stesso prezzo? Mettila a 7 euro, o a 10 euro, che è vantaggiosa comunque. Ma no, perché altrimenti non si fanno abbastanza MNP in ingresso... E poi piangono che gli altri gestori gli fanno la guerra e "gli tocca" mettere un miliardo di gigabyte sempre a 5 euro

    (Tra l'altro poi alla fine qualcosa hanno "capito", in effetti, se ora continuano a proporre a 5 euro offerte con più giga ma numero di minuti limitato. E personalmente non capisco perché debbano far scappare o triangolare i clienti con la ONE quando potrebbero proporre loro non la semplice disattivazione di quella ma la migrazione alla 400 PER TE)
    Infatti 3, sta inviando gli sms a questa percentuale non remunerativa.
    Forse, più che l'offerta, sono alcuni utenti ad essere "fuori mercato".
    Mia madre che ha 87 anni, è passata da 500 minuti a 10€, a 600 minuti a 6€ fino a minuti illimitati a 5€, ma ne fa sempre 150-180 al mese.
    Io non credo che chi parla di 3000 minuti al mese (che quindi non se ne farebbe nulla di una All In 400) prima avesse 3 sim da 1000 minuti o peggio andasse a consumo.
    Al di la di quanto prevedono le condizioni di contratto (che peraltro H3G, astutamente non tira in ballo) sta all'utente avere un minimo di criterio.
    Il caffè al bar costa uguale sia che lo si beva amaro che con 5 cucchiaini di zucchero, ma non si può pensare di prendere 50 bustine per un caffè, perché lo zucchero è incluso.

  5. #15

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    Dopo la disattivazione totale del servizio ALL IN 400 e della sim, il servizio clienti rispose che ero stato io a chiedere tale disattivazione con un Fax del quale però non si trova più traccia e che comunque la disattivazione è un'operazione esternalizzata, per cui H3G non può fare più niente. Forse quell'operatore sperava così d'aver risolto il problema e di non aver più mie notizie, ma si è sbagliato grossolanamente. Infatti, avendo io interpellato l'AGICOM (che in Lombardia si chiama CORECOM) compilando i moduli on line UG e AG5 e allegando la Raccomandata di reclamo inviata a H3G, sono stato ricontattato da H3G per la riattivazione immediata del servizio e della sim a spese di H3G, mentre per il risarcimento degli altri danni mi ha provvisoriamente accreditato 15 EURO per i 15 giorni d'interruzione del servizio. Tra circa 1 mese è già fissato l'incontro con H3G nell'ufficio di Corecom nel Palazzo Pirelli in centro a Milano per concordare l'ammontare del restante risarcimento dei danni subìti.
    Quindi tutti sappiano che basta con i piagnistei, ma bisogna usare i mezzi esistenti per far rispettare a tutti i gestori di telefonia mobile la Delibera n. 73/11/CONS e dell'Allegato A, che tutti possono trovare e leggere scaricandoli da internet. Coraggio, datevi una mossa!

  6. #16
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    Cerchiamo di non dare informazioni sbagliate.
    L'Autorità per le garanzie nelle comunicazione la cui sigla è AGCOM (non AGICOM) delega ai comitati regionali di controllo delle comunicazioni CO.RE.COM, alcune funzioni, in sintonia con leggi e regolamenti regionali, da cui i Corecom dipendono, in quanto organismi di verifica e consulenza a disposizione del consiglio regionale (provinciale per Trento e Bolzano).
    Attualmente la funzione di conciliazione, è svolta dai Corecom di tutte le regioni.
    Mentre quella di definizione non è possibile in Veneto, Valle d'Aosta, Campania e Sardegna (salvo aggiornamenti dell'ultima ora), in attesa di leggi regionali che lo consentano.
    Quindi AGCOM è unica, i CORECOM sono 19 + i 2 Comitati provinciali nel Trentino Alto Adige.

  7. #17

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    Grazie delle precisazioni. Ad integrazione della mia precedente comunicazione del 26/09 e per completare quindi l'informativa a beneficio di tutti, aggiungo che:
    L’AUTORITA’ (cioè AGCOM che significa: “'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”) ha effettuato una riunione di Consiglio il 16 febbraio 2011, alla quale hanno partecipato con propri contributi i seguenti soggetti: Telecom Italia S.p.A. , H3G S.p.A. , Tiscali Italia S.p.A., Wind S.p.A., Vodafone Omnitel N.V, Poste Mobile, S.p.A. ecc..., emettendo al termine la DELIBERA N. 73/11/CONS. Inoltre, l’allegato A alla delibera N. 73/11/CONS, individua i “casi giustificati” per i quali, in sede di definizione delle controversie, applicare le misure di indennizzo minimo stabilite nel medesimo provvedimento. Tra gli articoli più interessanti di tale Allegato A ci sono:
    Articolo 3: Indennizzo per ritardata attivazione del servizio
    1. Nel caso di ritardo nell’attivazione del servizio rispetto al termine massimo previsto
    dal contratto, ovvero di ritardo nel trasloco dell’utenza, gli operatori sono tenuti a
    corrispondere un indennizzo per ciascun servizio non accessorio pari ad euro 7,50 per
    ogni giorno di ritardo.
    Articolo 4: Indennizzo per sospensione o cessazione del servizio
    1. Nel caso di sospensione o cessazione amministrativa di uno o più servizi avvenuta
    senza che ve ne fossero i presupposti, ovvero in assenza del previsto preavviso, gli
    operatori sono tenuti a corrispondere un indennizzo, per ciascun servizio non
    accessorio, pari ad euro 7,50 per ogni giorno di sospensione.
    Articolo 8: Indennizzo per attivazione di servizi o profili tariffari non richiesti
    1. Nelle ipotesi di attivazione di servizi non richiesti, fatto salvo il diritto degli utenti
    ad ottenere lo storno o il ricalcolo degli addebiti fatturati, gli operatori sono tenuti a
    corrispondere un indennizzo pari ad euro 5,00 per ogni giorno di attivazione.

    Esiste anche la Direttiva comunitaria n. 2002/22/CE che concerne l’adeguata informativa agli utenti circa gli indennizzi previsti, sottolineando che “le modalità di cessazione del servizio, le misure di indennizzo e le modalità di risoluzione delle controversie devono essere precisate nel contratto stesso”. Quindi gli operatori devono adeguare i propri documenti contrattuali e le pagine web con apposite comunicazioni alla clientela circa le ipotesi di indennizzo e le modalità per richiedere la liquidazione degli indennizzi.

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